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Genere: Classici Greci e Latini, Critica letteraria, Epici
Editore: Einaudi
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 228 Pagine
Isbn 10: 8806229478
Isbn 13: 9788806229474
Trama
Si ripete spesso che la tradizione europea e occidentale affonda le proprie radici nel mondo greco. Si dimentica di precisare, però, che non esiste una Grecia unica, marmorea, solenne e olimpica. Lo aveva scritto Platone e lo ha ripetuto Friedrich Nietzsche: c'è la Grecia dei filosofi e quella della tradizione. Omero o Platone? Partendo dal problema della giustizia – della sua importanza e dei suoi limiti – l'obiettivo del libro è ricostruire le coordinate concettuali che stanno alla base di due mondi così vicini e così lontani. Se i filosofi cercheranno di mostrare il senso, l'ordine e la bellezza del mondo – la sua razionalità, in una parola –, ad accomunare gli altri, da Omero a Sofocle e Tucidide, è piuttosto la consapevolezza che la realtà è qualcosa di ambiguo, da cui è impossibile ricavare indicazioni di valore o regole di comportamento. E questo a sua volta conduce a interrogarsi su cosa sia quell'essere sfuggente che è l'uomo: un animale inquieto, che non avendo un posto fisso nel mondo è sempre proteso alla conquista della natura, ma è allo stesso tempo esposto al rischio di commettere errori fatali. Qual è il senso della nostra esistenza? Di questo si discuteva ad Atene.
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