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Genere: Prostituzione, Medioevo
Editore: Laterza
Anno: 2013
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 357 Pagine
Isbn 13: 9788858105948
Trama
Fino al XVI secolo il mondo degli amori venali è onnipresente e tollerato. Gli uomini di governo e di Chiesa considerano la prostituzione inestirpabile e naturale, una forma di risposta spontanea alla miseria dei tempi e l'arma più efficace di lotta contro il caos. La Chiesa gregoriana, pur instauratrice di un ordine coniugale rigoroso, accetta la concupiscenza maschile e ammette donne votate al peccato. La giustificazione è quella del male minore: minore rispetto alla violenza, allo stupro, all'adulterio, all'incesto. L'elemento monetario aggiunge paradossalmente all'insieme un elemento positivo; il denaro, questo nemico di Dio, è l'amico della donna venale: giustifica e legittima la sua pratica e fa di lei una lavoratrice che riceve il prezzo della sua fatica. Rese socialmente visibili, le prostitute pubbliche si ritengono in grado, in Alta Germania come in Linguadoca, di far fronte agli abusi e di reclamare i propri diritti. Ma il tempo di promozione del corpo finisce bruscamente a metà del XVI secolo quando il clero della Controriforma decide di porre fine alla tolleranza. Da allora viene attuata una strategia repressiva fatta di incarceramenti, punizioni ed esclusioni.
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