Tempo di lettura stimato:
7h 28m
Genere: Autobiografici,
Editore: Ponte alle Grazie
Anno: 2019
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 224 Pagine
Isbn 13: 9788833313313
Trama
"Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite - non posso nemmeno incominciare a spiegare l'importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo 'Orto di un perdigiorno' - non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla speranza. Eppure. 'L'orto di un perdigiorno' si chiudeva con una frase che mi è sempre sembrata un modello di vita, un obiettivo da raggiungere: "Ho la dispensa piena". Oggi questa dispensa, forse proprio grazie alla sua malattia, Pia ha trovato modo di aprircela, anzi di spalancarcela. E la scopriamo davvero piena di bellezza, di serenità, di quelle che James Herriot ha chiamato cose sagge e meravigliose, di un'altra speranza. È davvero un dono meraviglioso quello che in primo luogo Pia Pera ha fatto a se stessa e che poi, per nostra fortuna, dopo lunga riflessione ha deciso di condividere con i suoi lettori. Non posso aggiungere molto, se non raccomandare con tutto il mio cuore la lettura di un libro che, come pochi altri, ci aiuta a comprendere la straordinaria avventura di stare al mondo." (Luigi Spagnol)
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Le recensioni degli AccioBookers
dianagrnlp
Un libro molto toccante, che affronta un argomento come la malattia in modo molto semplice ma profondo. Una donna, la sua malattia ed il giardino. "Adesso che mi sento come uno di quegli scarti, provo una serenità diversa, una serenità per la prima volta vera e profonda. Sprigiona adesso che il corpo ha perso un poco del suo spessore. La leggerezza interiore nasce forse dal sentirmi libera dalla zavorra terribile del futuro, indifferente dal cruccio del passato. Immersa nell"attimo presente, come prima mai mi era accaduto, faccio finalmente parte del giardino, di quel mondo fluttuante di trasformazioni continue".