Tempo di lettura stimato:
3h 10m
Genere: Letteratura,
Editore: Biblioteca Economica Newton
Anno: 1993
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 95 Pagine
Isbn 10: 8879830163
Isbn 13: 9788879830164
Trama
È questo uno degli scritti raccolti nel volume I paradisi artificiali, pubblicato nel 1861, insieme ad altri saggi sul vino e sull'hashish. È un testo piuttosto insolito, una lettura ragionata e critica e insieme una traduzione di numerosi passi delle Confessioni di un oppiomane inglese, pubblicato una quarantina di anni prima da Thomas De Quincey. Quest'opera fornì a Baudelaire l'occasione per ribadire la propria teoria estetica: per Baudelaire, come per De Quincey, l'oppio induce chiarezza mentale, acuisce le potenzialità del genio, stimola al sogno, suscita immagini feconde e colte fantasticherie. Solo in seguito ad assuefazione il processo immaginativo diviene sempre meno dominabile e si perde ogni capacità di lavorare. Esempio tra i più eloquenti delle brillanti capacità critiche di Baudelaire, questo testo si avvale di un tono discorsivo spesso ironico e disinvolto.
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