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Tony Pagoda e i suoi amici (5)

Paolo Sorrentino

Genere: Letteratura,

Editore: Feltrinelli

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 156 Pagine

Isbn 10: 8807884313

Isbn 13: 9788807884313

Trama

Il mondo di Tony Pagoda è grande, non si lascia contenere da un solo libro. E così eccolo di nuovo, presentato dall'ex cognato Ughetto De Nardis. Ughetto parla di "nuove esperienze" che a lui non sono piaciute per niente. Noi possiamo, con Pagoda, parlare di vecchi e nuovi amici, di tutti gli incontri che Tony ha continuato ad avere nel mondo che più gli piace, quello compreso fra lo spettacolo di chi fa spettacolo e lo spettacolo delle vite pubbliche. Fabietto e Carmen Russo, il mago Silvan e Tonino Paziente, Maurizio Costanzo e Jacqueline O'Rourke. Ogni occasione è buona per far mostra di una copiosa morale dell'assurdo che è diventata cifra stilistica, segno inconfondibile. Tony Pagoda non teme la risata, non teme la lacrima, non teme la sprezzatura, o lo sfottò. Con lui ci facciamo portare dentro un'umanità che mai avremmo visto così, con cui mai avremmo pensato di compatire. Ma questa volta è come se la voce di Tony raddoppiasse in quella del suo creatore, che infatti sentiamo arrivare, più si avvicina il congedo, ad aprirsi un varco, a lasciare un'impronta. Interprete del nostro tempo, Tony Pagoda è pur sempre il protagonista, lui e le sue tirate, come Falstaff: "L'umanità, dunque, è miserabile. Non si discute su questo. Eppure, non è stato inventato ancora niente di meglio. Perché, quando si palpita, si palpita. Tutte le emozioni della vita non hanno senso. Si addizionano tra loro, incongrue, per accumulo. Compongono la vita, come una lista della spesa. E questo, infine, è il senso".

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Le recensioni degli AccioBookers

fabb(altri libri in aggiunta)

Ideale per chi cerca una lettura leggera scritta da un premio Oscar.

_PAPAIA_

Per anni ho letto e riletto lo stesso libro di Sorrentino senza essere a conoscenza di questo spin off ed ora che l'ho terminato, ora che Tony Pagoda mi ha addirittura presentato sua madre confermo questa nostra straordinaria storia d'amore. Nella mia mente la lettura ha preso i colori della tv italiana degli anni '80/'90, ed il ritmo è quello che si ha quando a cena decidete di guardare quel programma Rai che si chiama Techetecheté: la tv dei colori ingialliti delle pellicole ormai usurate, personalmente mentre si parlava di Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi giurerei di aver immaginato anche le linee di interferenza bianche. Ho riso tanto e di gusto, ed ho ricevuto la solita magistrale lezione sull'essere umano. Ciò cui tengo sottolineare è che alla fine del libro ho capito che vorrei un migliore amico come Maurizio Costanzo ed uno zio come Nanduccio.