Tempo di lettura stimato:
11h 44m
Genere: Amore, Chick lit, Commedia
Editore: Piemme
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 352 Pagine
Isbn 10: 8856661780
Isbn 13: 9788856661781
Trama
Se ti capitasse una seconda possibilità in amore, faresti di nuovo la stessa scelta? Se si parla di macchine del tempo, un semplice telefono non sembrerebbe il modo più sofisticato di viaggiare nel passato... Eppure quando Georgie, madre di due bambini e autrice televisiva perennemente sotto stress, mette piede nella casa della sua infanzia, e in un momento di nostalgia alza la cornetta del vecchio telefono fisso - un vero reperto archeologico -, improvvisamente è trasportata a quindici anni prima. Non nel senso che può vedere il suo passato. Ma nel senso che può telefonargli. Sperando che il passato risponda. Sperando che Neal, quello che oggi è suo marito e allora stava per diventare il suo fidanzato, risponda... Perché se c'è una cosa che Georgie cambierebbe della sua vita è il modo in cui il suo matrimonio si è pian piano spento, fino a ridursi a quello che è oggi. Forse parlando al telefono con il Neal di ieri potrà rimediare a cose che oggi sembrano irrimediabili. Forse quello stupido telefono, così antiquato da essere ancora attaccato a un filo, può davvero darle una mano...
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Le recensioni degli AccioBookers
Rosita A.
Georgie è un autrice televisiva sempre impegnatissima col suo lavoro e, per quanto cerchi in tutti i modi di far coincidere la sua vita lavorativa con quella domestica, dove è moglie e madre di due bambine; le cose purtroppo non sono così semplici. Tanto che, arrivata alle porte del Natale, è costretta a dividere la famiglia: le resterà in città per lavorare mente il marito porterà le figlie a festeggiare il Natale con la nonna. Per una serie di circostanze Georgie si ritroverà nella sua casa di infanzia a cercare di mettersi in contatto col marito tramite un vecchio telefono a rotella. Ed è allora che succede l'impensabile. Cosa faresti se potessi metterti in contatto col passato? Me l'avevano detto. Mi avevano avvertita, eppure io ci ho sperato fino alla fine che il libro mi piacesse. Se mi conoscete saprete che amo Rainbow Rowell e che è la scrittrice che mi ha regalato ben tre dei miei YA preferiti di tutti i tempi. Perciò , capite che io si ho voluto provare a leggere anche "Ti chiamo sul fisso". Grosso errore. Per me è stato chiaro fin da subito che lo stile che l'autrice adotta negli Adult non fa per me. E se uniamo questo al fatto che la storia di per se è stata di una noia mortale... insomma si è fatto una bruttissima minestra. Georgie non mi è piaciuta per niente come protagonista. L'ho trovata oltre modo lamentosa, incapace di prendere delle decisioni ferme, costantemente combattuta tra due fronti. Ma già il modo in cui ci parla della sua vita e delle persone che la circondano è incredibilmente apatico. Insomma, la sua "voce" l'ho odiata. Una cosa che mi ha dato davvero fastidio è questa "forma" che ha adottato l'autrice per far raccontare a Georgie i momenti del suo passato: praticamente questa si mette a fare una cosa è improvvisamente si perde in lunghi ricordi della sua giovinezza, interrompendo la narrazione del presente. Ho trovato questo espediente narrativo fastidioso e confusionario. Certo, mi è capitato di leggere libri che hanno adottato questo stesso espediente narrativo, e in quel caso non mi avevano dato fastidio. Ma questo perchè, in quel caso, la storia del passato era interessante quanto o più quella del presente. Qui no, noia nel presente e noia nel passato. Al livello emozionale la storia non è proprio riuscita a prendermi. Sarà perchè non sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi? Certo è che mi sono ritrovata più volte a roteare gli occhi o a sbuffare che a provare un qualsiasi sentimento positivo. Un vero flop dalla mia amata Rowell di cui, penso proprio, non leggerò più altri suoi lavori per adulti