Tempo di lettura stimato:
9h 0m
Editore: Passigli
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 270 Pagine
Isbn 13: 9788836816422
Trama
Giorgio Caproni, uno dei massimi poeti del nostro Novecento, è stato anche un grande prosatore e un infaticabile collaboratore di riviste e quotidiani. Il "Taccuino dello svagato", edito qui per la prima volta in volume, si presenta come episodio eccentrico eppure esemplare della sua attività giornalistica. Fra il 1958 e il 1961, accanto alla stesura continuativa di componimenti poetici - non estranei, del resto, a queste prose - Caproni pubblicò in questa sua personale rubrica per la «Fiera Letteraria» racconti e soprattutto pagine private, fra cui autoritratti alla scrivania, resoconti di viaggio (in Liguria, in Veneto, in Calabria, alle fonti del Carducci o alle fonderie di Cornigliano, o alle Canarie dove non fu mai), e alcuni ricordi intimi e teneri di figlio (la visita immaginata alla tomba dei genitori, l'amicizia della madre col rospo Rigoletto). È un Caproni a tutto campo, quello che traspare da questi scritti, che spesso esaltano anche la sua vena più ironica. Lo vediamo così rispondere argutamente ai lettori; trarre spunto da quelle che oggi chiameremmo fake news («fra una cinquantina d'anni la notte non esisterà più»); osservare la contemporaneità senza eludere Elvis Presley, Lascia o raddoppia?, i rotocalchi con dive, pugili, uxoricidi e via elencando; annotare le proprie riflessioni non retoriche - tuttora attuali - sul progresso della società, sulle responsabilità della poesia e sui pregiudizi del pubblico, manifestando l'insofferenza di un recensore che, a corto di voglia e d'angoli della giacchetta da farsi tirare, provocatoriamente si mette a elogiare un paio di risme anonime di fogli vuoti, nonché le poesie di un bimbo in «grembiulino blu col fiocco bianco» à la Minou Drouet.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare