Tempo di lettura stimato:
2h 20m
Genere: Filosofia giapponese, Estetica
Editore: Lindau
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 70 Pagine
Isbn 13: 9788871807997
Trama
La ricerca della bellezza sembra avere compenetrato in Giappone gli ambiti più diversi: non solo la pittura, la scultura, le arti applicate, o il teatro e la letteratura. Anche il semplice spazio della vita domestica, il ristretto giardino che lo circonda, la disposizione dei fiori, la cerimonia del tè, sono divenuti oggetto di un investimento estetico intenso e prolungato. Ma quali sensibilità e quali concetti sono alla base di questo impegno costante? Quando si scrive di estetica giapponese, le convenzioni utilizzate in Occidente – ordine, successione logica, simmetria – impongono all’argomento un punto di vista che non gli appartiene. L’estetica orientale suggerisce, tra le altre cose, l’idea che una struttura ordinata intrappoli, che l’esposizione logica falsifichi e che una discussione lineare alla fine limiti. Il godimento estetico riconosce schemi artistici, ma essi non possono essere né troppo rigidi né troppo ristretti. È quindi più facile riuscire a definire l’estetica giapponese attraverso una rete di associazioni costituite da elenchi e da annotazioni legate tra loro in modo intuitivo, che formano lo sfondo dal quale emergerà l’argomento in esame. Così si regola, in questo libro, Donald Richie, costruendo un saggio, breve ma folgorante, su una costellazione di parole collegate (wabi, sabi, aware, fūryū e yūgen...), talvolta enigmatiche, spesso sfuggenti, eppure tutte sottilmente rivelatrici.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare