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Genere: Sicurezza sociale, Europa-Politica
Editore: Il Mulino
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 353 Pagine
Isbn 13: 9788815267856
Trama
Tra le sfide che la democrazia è chiamata a sostenere in questi anni, la difficile convivenza tra sicurezza e libertà è probabilmente la più insidiosa. Da un lato, la complessa conciliabilità fra questi due valori sembra aver contribuito a esaurire la fase espansiva della «terza ondata» di democratizzazione. Dall'altro, in numerose democrazie consolidate si è verificata una recrudescenza di violenza politica e sociale che, dall'11 settembre 2001 in poi, ha costretto i governi ad aumentare i livelli di sicurezza individuale e collettiva, talvolta a discapito di alcuni diritti di libertà. Quanto è profonda, nei fatti, questa crisi di sicurezza e libertà che ha interessato gran parte delle liberaldemocrazie occidentali nell'ultimo ventennio? Quali risposte hanno fornito i regimi democratici? Quali democrazie, in particolare, sono riuscite a salvaguardare sicurezza e libertà dalle minacce e dalle trasformazioni economiche e sociali nel frattempo intervenute? Per rispondere a queste domande, il libro esamina sei democrazie europee (Francia, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito, Spagna) lungo un arco temporale che va dal 1992 ai giorni nostri, al fine di misurare diacronicamente il loro grado di sicurezza e libertà. L'analisi comparata, oltre a descrivere con una ricca gamma di dati l'oscillazione delle due dimensioni, consente di sottoporre a verifica empirica l'ipotesi della sicurezza e della libertà come beni democratici antinomici, per capire infine quale sia il loro equilibrio nelle maggiori democrazie europee.
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