Genere: Gotico, Mistery
Editore: Mondadori
Anno: 2000
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Isbn 13: 9788804480433
Trama
Durante un soggiorno a Monte Carlo insieme alla signora cui fa da dama di compagnia, una giovane donna, appena ventenne, conosce il ricco e affascinante vedovo Maxim de Winter. L’uomo inizia a corteggiarla e, dopo due sole settimane, le chiede di sposarlo; lei, innamoratissima, accetta con entusiasmo e lo segue nella sua grande tenuta di famiglia a Manderlay. Sembra l’inizio di una storia da favola, ma i sogni e le aspettative della giovane si scontrano subito con la fredda accoglienza della servitù, in particolare della sinistra governante. Eppure non si tratta solo di questo: c’è qualcosa, in quel luogo, che giorno dopo giorno rende l’ambiente sempre più opprimente; c’è una presenza che pervade ogni stanza della magione e che si stringe attorno ai passi dell’attuale inquilina come una morsa silenziosa. È Rebecca, la defunta signora de Winter, più viva che mai nella memoria di tutti quelli che l’hanno conosciuta e modello inarrivabile per la giovane, che invece si muove impacciata e confusa nella sua nuova esistenza altolocata e mondana. Un fantasma ingombrante che si trasformerà in una vera e propria ossessione per la protagonista, costretta a immergersi nelle ombre del proprio matrimonio e spinta sempre più ai con¬fini della follia, ¬fino a dubitare della propria stessa identità. Fonte di ispirazione dell’omonimo film di Alfred Hitchcock con Laurence Olivier e Joan Fontaine, Rebecca la prima moglie è l’opera più famosa e amata di Daphne du Maurier: un thriller psicologico ricco di suspense e mistero, colpi di scena e ribaltamenti inaspettati, passioni e segreti. Un grandioso romanzo sulla gelosia e sulla memoria, che conduce il lettore tra le pieghe dell’animo umano, là dove si nascondono gli spettri nati dal dolore più atroce e dalle paure più inconfessabili.
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Le recensioni degli AccioBookers
Gogol_Lau
Recensito il 10/10/2021
La dimora di Manderley, la presenza inquietante di Rebecca, della signora Danvers...un capolavoro per me, dalle descrizioni dei luoghi e dei personaggi, alle atmosfere, alla trama. Hitchcock lo ha reso un film, che poteva basarsi solo su un grande libro, che prende psicologicamente, cattura. Magistrale come il grande maestro.
Beth
Recensito il 12/04/2022
La casa era immersa in una grande quiete, quando, uscendo dal bosco, attraversai i prati. Mi parve di non averla mai vista così bella. E mentre ero lì a guardarla, per la prima volta forse, con un senso nuovo d'orgoglio che quasi mi faceva ridere, mi resi conto che ere la mia casa: e che io appartenevo a Manderley come Manderley apparteneva a me. Gli alberi, e l'erba, i fiori sulla terrazza si riflettevano nei vetri delle finestre. Da un comignolo, una tenue colonna di fumo si elevava e si disperdeva nell'aria. L'erba falciata di fresco aveva un odore di fieno. Un merlo cantava, tra le fronde dell'ippocastano. Una farfalla gialla volava davanti a me, sulla terrazza.