Tempo di lettura stimato:
8h 32m
Genere: Letteratura, Classici moderni, Classici
Editore: Garzanti
Anno: 1976
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 256 Pagine
Trama
Questo romanzo – giunto ormai alla ottava edizione – è la biografia, storia aspra e violenta, di alcuni ragazzi della malavita romana, dall'infanzia alla prima giovinezza. Il Riccetto, che è il protagonista, aveva undici anni all'arrivo delle truppe anglo-americane a Roma, e ne ha diciotto alla fine del libro, in piena guerra di Corea. L'ambiente «vero» (le borgate romane, che fasciano la capitale coi loro lotti, i loro villaggi di tuguri), i personaggi «veri», quasi da documentario sociale, le situazioni «vere», fino a sembrar tolte, come in parte lo sono, dalla cronaca romana, potrebbero far pensare a questa biografia del Riccetto e dei suoi coetanei, come a un prodotto del gusto neorealistico: mentre non è precisamente così. C'è troppa violenza perché si possa parlare di neorealismo. L'autore, nel creare questo genere di racconto, ha avuto piuttosto davanti a sé dei modelli più autentici e assoluti, dalla novellistica antica italiana al romanzo picaresco… Ma, nonostante l'abilità e la complessità dello stile, non c'è aria di letteratura in queste pagine: l'estrema attualità del documento – che è documento dell'Italia ultimissima, quella della fine del dopoguerra – è troppo determinante, e implica una passione e una pietà ben altro che letterarie. Inoltre il romanzo è scritto tutto in chiave d'avventura: proprio com'è la vita delle borgate romane, in cui il vizio e l'abbandono si esprimono nelle allegre frasi del gergo, le malattie, i digiuni e la morte hanno allegri commenti di stracci sventolanti, di canzonette e di sole.
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Le recensioni degli AccioBookers
guia
Recensito il 03/09/2022
Pasolini è diventato famoso con questo romanzo acre, violento, fortissimo. La miseria italiana, i baraccati, l’odore della sporcizia e dei panni vecchi, le periferie squallide, le estati roventi che ridestano appetiti pressoché bestiali, hanno trovato in Pasolini un descrittore commosso e lirico, tenuto saldamente al terreno (in quegli anni) di una severa fede politica