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La saga di una famiglia americana

Alex Haley

Genere: Saghe familiari, Avventura

Editore: Rizzoli

Anno: 1992

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 512 Pagine

Isbn 13: 9788817114127

Trama

Nella seconda metà del Settecento il giovane Kunta Kinte viene strappato dal villaggio africano nel quale era vissuto fino a quel momento e portato in America: qui vivrà sempre come schiavo. È un mondo diverso, ed è l'inizio di una vita diversa per lui e per Bell, la donna (anche lei schiava) che ha incontrato nella piantagione e sposato, e per i loro discendenti: Kizzy, Chicken George, Tom Murray e tutti gli altri, fino a giungere ad Alex Haley, scrittore, che ha narrato in questo libro la storia della sua famiglia. Il racconto di Haley è la saga di tutti gli americani di pelle nera che, senza eccezioni, discendono da qualcuno come Kunta.

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Le recensioni degli AccioBookers

Stefi

Recensito il 14/03/2023

Alex Haley con un lavoro certosino è riuscito a ricostruire il suo retaggio che ha reso possibile la sua vita, le sue fattezze e il suo modo di essere. Questo libro è davvero incredibile, con precisione ci racconta di Kunta l'uomo da cui tutto è iniziato. La sua esistenza e le sue tradizioni in Gambia (la sua amata patria), vengono narrate con grande maestria risultando molto interessanti. So di cosa sono capaci gli esseri umani, questo romanzo lo spiega benissimo ancora una volta, piantando in me un senso di colpa profondamente ipocrita e fine a se stesso. Ma anche questo serve a crescere e capire. Inoltre ho apprezzato tanto la passione e la costanza con la quale i protagonisti tengono a far conoscere ai loro discendenti le radici dalle quali provengono. La memoria spezza il cuore, ma è fondamentale per sapere chi siamo stati ma soprattutto chi e che cosa saremo.

 

"(...) Poi capì, vagamente, che quel lusso era qualcosa di irreale, una specie di splendido sogno in cui i bianchi si calavano, una menzogna che raccontavano a sé stessi, illudendosi che dal male potesse nascere il bene, che si potesse essere civili fra bianchi e al tempo stesso trattar barbaramente coloro la cui fatica e il cui sangue rendevano possibile la vita di privilegi da essi condotta."

A.H.