Tempo di lettura stimato:
6h 56m
Editore: Il Saggiatore
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 208 Pagine
Isbn 13: 9788842815846
Trama
Ryoko, una giovane giornalista, vuole scoprire le ragioni del suicidio del suo compagno. L'uomo in un laboratorio di profumi creava fragranze conturbanti grazie a un'incomparabile memoria olfattiva e a uno spiccato talento matematico. Gli unici indizi da cui partire sono le frasi enigmatiche trovate in un floppy-disk e l'ultimo profumo, "Fonte del ricordo", creato da Hiroyuki appositamente per lei. Inizia un viaggio a ritroso nel tempo, dalla casa natale del ragazzo fino a Praga, per ricomporre le tessere di un enigma misterioso. Perché Hiroyuki le ha nascosto la verità? Perché non le ha rivelato il suo passato di genio della matematica? Qual è il rapporto tra l'uomo timido e riservato che lei amava e il ragazzo prodigio che pattinava divinamente davanti a un pubblico di fan entusiasti? Ryoko cerca corrispondenze tra due ritratti: quello che la memoria degli altri gradualmente le restituisce e quello che affiora dai propri ricordi, rinnovando i momenti più preziosi del loro amore. Con una scrittura analitica, tagliente e distaccata, Yoko Ogawa avvolge i suoi personaggi in un universo di legami invisibili e misteriosi, dove - come succede nella grande tradizione letteraria giapponese - i destini sono già scritti nei nomi, come il "freddo" nell'ideogramma di Ryoko. In una ambivalenza tra piano reale e immaginario, inconscio e vissuti concreti, "Profumo di ghiaccio" raggiunge il cuore dei lettori, per dare espressione all'indicibile dolore del vivere.
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Recensito il 19/05/2023
Ryoko ama profondamente Hiroyuki: lei una giornalista free-lance, lui un creatore di profumi che le ha dedicato un’essenza ideata appositamente per lei “fonte del ricordo”. La telefonata che le stravolgerà la vita arriva in un qualunque giorno di autunno: Hiroyuki è stato trovato morto nel suo laboratorio dopo aver ingerito etanolo anidro. Ryoko no riesce a spiegarsi il perché di quel terribile gesto, nulla aveva fatto minimamente presagire la decisione di porre fine alla sua vita. Decisa a capire il perché il suo compagno fosse arrivato a tanto Ryoko inizia a scavare nel suo passato: nella sua casa natale dove conosce suo fratello Akira trova un floppy disk con dentro delle frasi sconnesse e apparentemente senza senso e una miriade di trofei vinti ai concorsi di matematica. Scopre così che Hiroyuki era un genio della matematica, che sapeva pattinare perfettamente su ghiaccio, e che aveva avuto un’adolescenza di cui lei non conosceva assolutamente nulla. Ryoko parte quindi alla volta di Praga, luogo dell’ultimo concorso di matematica al quale aveva partecipato Hiroyuki e questo viaggio la porterà a scavare non solo nel passato celato del suo compagno defunto ma anche nel suo cuore, nei suoi ricordi e nel suo profondo amore per lui.
La prima parte di questo romanzo mi è sicuramente piaciuta: scoprire pian piano chi fosse davvero il personaggio di Hiroyuki all’insaputa della sua compagna faceva presagire un bel finale. Dalla metà in poi invece il registro si appiattisce e diventa noioso e a volte anche ridondante. Non posso dire che mi sia piaciuto ma la scrittura giapponese mi affascina sempre perché è sempre delicata.