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Genere: Poesia,
Editore: Corriere della sera
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 369 Pagine
Trama
La proiezione mitica di sé, che il poeta propose anche per mascherare il tormento esistenziale, e la morte tragica che ne ha fatto un ingombrante memento per il regime franchista – e lo ha innalzato a simbolo della tragedia di una nazione – hanno a lungo impedito una ricostruzione pienamente verosimile del profilo di Federico García Lorca (1898-1936), nonché la corretta comprensione della sua opera. Cresciuto in seno a una famiglia andalusa sensibile alla sua vocazione artistica, ancora giovanissimo Federico divenne una figura di spicco nella vita culturale della Madrid di Dalí e Buñuel, anima della mitica «Generazione del ’27». La sua lirica, senza mai interrompere il colloquio con le correnti d’avanguardia, è riuscita a rappresentare come poche altre il fascino delle tradizioni, della musicalità e dei simboli della Spagna, il paese dove, secondo Lorca, «si scrive la più bella poesia d’Europa». La sua esperienza intellettuale conserva ancora oggi quel valore esemplare di impegno per cui una geniale vocazione creativa (nella poesia, nella musica, nel teatro, nel disegno) trasforma l’espressione artistica in un messaggio di civiltà . Federico García Lorca morì fucilato a Viznar, presso Granada, poche settimane dopo l’inizio della guerra civile.
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