Tempo di lettura stimato:
11h 36m
Genere: Amore, Distopia, Drammatico
Editore: La biblioteca di Repubblica - L'Espresso
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 348 Pagine
Trama
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.
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Le recensioni degli AccioBookers
ladonnamancina
Un romanzo stupendo. Che non sono riuscita a metter via - nomen omen - e, nonostante l'abbia finito ieri, continuo a riprendere in mano per rileggere dei passaggi particolari, in cerca di non so neanch'io cosa.. E' un romanzo doloroso, di un dolore composto, dignitoso, rassegnato.. un lungo monologo che racconta una vita, quella dell'assistente Kath, e quella dei suoi due migliori amici. In molti modi, su molti livelli, mi ricorda il pacato, malinconico monologo del Mr Stevens di Quel che resta del giorno. ** spoiler alert ** Il contesto non potrebbe essere più differente, eppure le parabole delle loro vite mi appaiono simili, i loro spiriti mi sembrano affini. L'orgoglio professionale unica ricompensa a quel che si è perso. Insieme ai ricordi.
clody
Credo che l'idea ci fosse tutta, e anche buona, solo che a mio parere Ishiguro non è riuscito a svilupparla in pieno, senza che sia riuscito a dare la profondità necessaria ai personaggi, lasciandoli un po' "monchi" nelle emozioni... insomma tre stelle più che altro per la buona idea che avrebbe potuto rendere questo libro, un grande libro! peccato!
Librinvolo
Un distopico fine, in cui l'anormalità è trattata con delicatezza. Invita a pensare alle conseguenze etiche del nostro convulso progresso senza tuttavia risultare pesante e immergendo il tutto in un'atmosfera onirica e ovattata.
girasole
Recensito il 06/06/2021
Libro nuovo mai letto, comprato recentemente e riposto in libreria.