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Nelle stanze dei bambini, alle nove della sera. Contrastare e prevenire le disuguaglianze sociali (1)

Paola Milani

Editore: Erickson

Anno: 2022

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 120 Pagine

Isbn 13: 9788859027829

Trama

Osserviamo cinque bambini, cinque volti, cinque storie. Entriamo nelle loro stanze a quell’ora intima, in cui riavvolgono la pellicola della giornata. Vivono a Milano, Salerno, Reggio Emilia, Perugia, Bari, in contesti che ne segnano — nel bene e nel male — le possibilità di sviluppo. A partire dalle loro voci, l’autrice passa in rassegna metodologie di intervento e indicazioni di governance per costruire un welfare di equità, un ecosistema di servizi formali e risorse solidali, per dare alle famiglie protezione, opportunità di sviluppo, relazioni generative. Il testo è frutto della sperimentazione sul campo del «Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione» (P.I.P.P.I.), un paradigma di azione pubblica avviato tra il Ministero del lavoro e l’Università di Padova per innovare le pratiche di intervento con famiglie vulnerabili e prevenire gli allontanamenti dei bambini dal nucleo familiare.

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Le recensioni degli AccioBookers

_elescarn

Recensito il 16/06/2023

“Il punto dunque è il seguente: tutti gli esseri umani sono precari, ma la vita di alcuni è caratterizzata dalla precarietà, esiste cioè una ripartizione disuguale nello spazio sociale rispetto alla possibilità di essere feriti. Ci spieghiamo: siamo tutti vulnerabili, ma non siamo esposti alla vulnerabilità nello stesso modo, con la stessa intensità”. (pag 35)

“Così, il tempo che abbiamo individuato per incontrare i bambini - le nove della sera - indica una soglia, tra la luce del giorno e l'ombra della notte, uno spazio - la cameretta, il bordo del letto - e una postura: l'essere chini dell'adulto in ascolto, quando accoglie la voce del bambino. Le nove della sera è una buona ora (bon-hoeurs  diventa bonheur in francese, felicità)”. (pag 53)

Non si è mai solo disuguali, si è sempre «geograficamente disuguali». (pag 90)