Tempo di lettura stimato:
9h 24m
Genere: Classici moderni, Formazione, Letteratura
Editore: Mondadori
Anno: 2008
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 282 Pagine
Trama
Nell'abbazia di Mariabronn arriva un giorno un nuovo allievo, Boccadoro. Suo padre desidera che lì completi gli studi e che lì rimanga consacrando la vita a Dio per espiare un misterioso peccato legato alla sua nascita. Tra gli antichi chiostri e le ampie sale del monastero, il biondo Boccadoro, sensuale e sognatore, si lega di profonda amicizia col giovane insegnante Narciso, l'erudito, il prodigio delle scienze e delle lettere. Narciso è tutto spirito, destinato a una brillante carriera religiosa al riparo dalle insidie del mondo e della storia; Boccadoro invece è un 'Wanderer', un viandante, un senza casa. Tentato dall'infinita ricchezza della vita e segretamente innamorato anche della sua caducità, diventerà un artista geniale senza mai smettere di vagabondare per il mondo in cerca di risposte alle sue inquietudini. Ambientando "Narciso e Boccadoro" nel Medioevo leggendario del cattolicesimo monastico, Hermann Hesse ha modo di riflettere sul tema, centrale nella sua poetica, del contrasto fra natura e spirito, fra eros e logos, fra arte e ascesi, alla ricerca di una loro possibile integrazione. Questo romanzo, vera e propria "biografia di un'anima", pone così al lettore – in un'accattivante, limpida fusione di favola simbolica e romanzo picaresco perfettamente resa dalla nuova traduzione di Margherita Carbonaro – i grandi interrogativi sulla condizione dell'uomo contemporaneo.
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Le recensioni degli AccioBookers
IlariaaaCossuuu
Recensito il 01/05/2022
Do solo tre stelle perché si discosta molto dal genere che sono solita leggere e non l'ho apprezzato a sufficienza
ilibridirobin
Recensito il 22/10/2024
Trama in brevissimo: i due protagonisti, appunto, Narciso e Boccadoro hanno vite diverse e scelgono, durante il corso della loro vita, cammini diversi. Ciò che non cambia è la loro amicizia, che rimane uno dei temi principali del libro.
Personalmente questo libro non mi è piaciuto, anzi, più volte l'ho reputato uno dei libri peggiori che abbia mai letto in quanto secondo me la trama è pressappoco insulsa, ma non perché non sia originale, ma per i temi che tratta e il modo in cui lo fa.
Non so se il problema sono io oppure è Herman Hesse, eppure SIddharta mi piacque da morire. Dovrei leggerne almeno un altro dello stesso autore per capire.