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3h 44m
Editore: Passigli
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 112 Pagine
Isbn 13: 9788836820535
Trama
Tra i traduttori del grande poeta russo Sergej Esenin, Iginio De Luca (1917-1997) merita un posto di primissimo rilievo. Italianista e slavista, se si fa eccezione per alcune poesie di Tjutčev, è proprio a Esenin che ha dedicato la sua attenzione di studioso e traduttore per tutta la vita, fin a partire dagli anni Quaranta, quando esce una piccola, memorabile antologia per le edizioni Fussi. È solo il preludio di una devozione che porterà De Luca a pubblicare nella collana “Bianca” di Einaudi tre opere di Esenin: “Pugačëv” (1968), “Anna Snègina” (1976) e “Il paese dei banditi” (1985). Tra le carte lasciate dallo studioso dopo la sua scomparsa, restava il dattiloscritto della breve raccolta che qui presentiamo: Motivi persiani, a cui il poeta russo lavorò dall’ottobre del 1924 all’autunno dell’anno successivo. Come scrive De Luca nella prefazione, le poesie dei “Motivi persiani” sono «il romanzo d’amore del poeta per la persiana Šagané», un sentimento che, «nato all’inizio come “amore di terra lontana” (la Persia), via via si definisce ed esplode come passione per Šagané, una creatura vera, che non è propriamente una persiana, ma diventa, per magia d’arte, l’emblema della Persia agognata». Esenin, infatti, la cui tragica fine è ormai imminente, non andrà mai in Persia; e i suoi “Motivi persiani” rappresentano anche il suo ultimo tentativo di fuga da una vita in cui stenta sempre più a riconoscersi e, insieme, l’estremo omaggio lirico di uno dei grandi poeti del Novecento.
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