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Genere: Montale, Eugenio, Ungaretti, Giuseppe
Editore: Carocci
Anno: 2003
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 284 Pagine
Isbn 13: 9788843026630
Trama
È il 1934 quando Gianfranco Contini, in una lettera all'amico Montale, scrive: «La poesia di Ungaretti e la Sua poesia mi sembrano impersonare due tipi ideali opposti, la poesia ricevuta e la poesia di lavoro. Ungaretti è una sede, per così dire, irresponsabile di fenomeni […] mentre da un Montale si può attendere legittimamente: si deduce». È questa una diagnosi che diverrà nel corso del secolo un criterio influente sulla storia ricettiva e sul tracciato inventivo della poesia italiana del Novecento. Anche in rapporto al contesto polifonico della cultura europea, lo sviluppo parallelo della poesia di Montale e di Ungaretti si presenta come un canone dinamico – qui ricostruito a partire da un campionario esemplare di testi commentati – in cui si riflette lo sviluppo delle forme testuali e delle idee della poesia fra anni Venti e secondo dopoguerra, attraverso i problemi posti alla coscienza civile prima dall'avvento del fascismo e infine dalle esigenze comunicative della nuova società di massa.
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