Tempo di lettura stimato:
45h 34m

1 utente lo scambia | 1 utente lo vende |

Mondo senza fine (11)

Ken Follett

Genere: Storici, Fantasy

Editore: Mondadori

Anno: 2007

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 1367 Pagine

Isbn 10: 8804572493

Isbn 13: 9788804572497

Trama

È il 1327. Il giorno di Ognissanti quattro bambini si allontanano di nascosto dal priorato di Kingsbridge e assistono per caso nella foresta all'omicidio di due uomini. Da allora le vite di questi ragazzi saranno indissolubilmente legate tra loro e, una volta adulti, conosceranno amore, avidità , ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità  e carestia, malattia e guerra. Ma su ciascuno resterà  l'ombra di quell'inspiegabile delitto di cui furono testimoni in quel fatidico giorno della loro infanzia. Ken Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà  tanto le arti quanto le scienze - in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca.

Altre edizioni

Altri libri dello stesso autore

N. edizioni: 4

N. edizioni: 5

N. edizioni: 5

N. edizioni: 6

N. edizioni: 1

N. edizioni: 1

N. edizioni: 1

N. edizioni: 1

Autori che ti potrebbero interessare

Le recensioni degli AccioBookers

ORDNASSELA

Millequattrocento pagine in cui si fa fatica a trovare un reale senso narrativo, specialmente dopo aver letto "I pilastri della Terra", di cui questo romanzo rappresenta il sequel (anche se ambientato due secoli più tardi). Dopo cento pagine davvero lente, il romanzo decolla e, se ci si limitasse ad osservare il filone principale della trama (la controversa love story tra Merthin e Caris), si potrebbe anche parlare di narrazione avvincente, inventiva e spettacolare. Ma il resto funziona poco. Personaggi che all'inizio sembrano determinanti e poi spariscono quasi nel nulla, schema di contrapposizione buoni / cattivi sempre uguale a se stesso, consueti giochi di potere, accadimenti ai limiti dell'inspiegabile. L'unica vera novità rispetto al precedente è la presenza della peste, in tre diversi momenti. Comunque lo stile è sempre accattivante, non ci si annoia e questa è un'impresa non da poco per un romanzo così lungo.