Tempo di lettura stimato:
9h 36m
Genere: Femminismo,
Editore: Frassinelli
Anno: 1997
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 288 Pagine
Isbn 13: 9788876844614
Trama
Meridian sente d'istinto ciò che è giusto e ciò che non può esserlo, che si tratti delle sue scelte personali o delle cose che vede accadere intorno a sé. Sa che allevare un bambino, per lei giovanissima sposa e madre, non è l'unica possibilità che offre la vita: e così sceglie lo studio, la libertà. Il college è un'oasi di bellezza e di privilegio da cui Meridian fugge, preferendo l'avventura politica, il Movimento per i diritti civili, e quella romantica, con Truman, l'uomo della sua vita. E mentre l'America conosce il sangue, con l'assassinio di Kennedy e quello di Martin Luther King, e la spinta del Movimento si esaurisce, ancora una volta Meridian sceglie di stare a fianco degli umili e dei dimenticati: indebolita nel fisico, come chi ha vissuto sul proprio corpo il trauma di ogni lotta, ma finalmente in comunione con la persona che voleva diventare, e più viva che mai.
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Le recensioni degli AccioBookers
Stefi
Recensito il 29/01/2023
Questi sono i libri che amo. Quelli densi, pieni di suggestioni, ideali e umane contraddizioni. Quelli che ti fanno chiudere il libro per qualche minuto, perché hai bisogno di riflettere, digerire le parole e mettere in ordine i pensieri. Quelli che ti graffiano e ti accarezzano. Quelli con una protagonista come Meridian. All'inizio può sembrare una donna alienata, tutta presa dal suo mondo come se fosse sotto l'effetto di sostanze allucinogene. Meridian invece è un'idealista, una donna che sente la prigionia e l'oppressione di un intero popolo sulla propria pelle, nelle ossa come un unico grande cuore che pulsa sì, ma con sofferenza. È cresciuta con questa enorme capacità di sentire l'ingiustizia e la sofferenza, malgrado il degrado affettivo che sua madre le riserva, "non avrebbe mai dovuto avere figli" viene detto chiaramente. Il cammino verso l'emancipazione è duro e tortuoso, pieno di rinunce e delusioni ma Meridian guarda avanti, scruta la gente, la società, gli uomini e i bianchi. Comprende e tace, comprende e parla, consiglia, regala, difende e lotta. Lotta contro le disuguaglianze ma lotta anche contro il fastidio della stessa comunità nera verso il cambiamento, come se fosse assuefatta al razzismo, allo schifo, alla cattiveria rifugiandosi in una religiosità illusoria ma sempre e magicamente consolatoria con le sue promesse di rinascita. "Il colore viola" è un capolavoro ma "Meridian" non è da meno, Alice Walker si sta guadagnando un posto molto speciale nella mia vita da lettrice.