Masada (2)

Trama

Una città fortezza, una mostruosa battaglia, un solo nome: Masada. Dal buio dei primi anni dopo Cristo, quando ancora le sette giudaiche si arrovellano nelle dispute sul messia, il grande spartiacque tra le popolazioni di queste terre assolate sembra essere il collaborazionismo con i romani trionfanti: Masada è l'ultima carta della belligeranza che gli zeloti, la setta più chiusa, fanatica e operaosa nella lotta antimperialistica, strenuamente sicura che la spada di fuoco del Cielo combaterà dalla loro parte, hanno da giocare. Se Roma ha la potenza, gli zeloti hanno la fede. Con il suo puntiglioso ed epico, quasi rabdomantico, "sentimento del passato", Bruno Tacconi crea il miracolo di una cornice inconsueta, di una scenografia esatta fino allo spasimo, prodigiosamente suggerita dalle polverose parole di pergamene e papiri, ma rivissuta centimetro per centimetro come un abbagliante videorama. Ancora una volta Bruno Tacconi conduce il passato remoto alla grandiosa evidenza dell'attialità sottolineandone le straordinarie coincidenze, come se tra il Medio Oriente di allora e quello odierno fosse passato solo il sospiro di un giorno