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Editore: Vertigo
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 107 Pagine
Isbn 13: 9788862060301
Trama
L'arte narrativa di Stefano Zecchi incontra in questo libro il genere della biografia, che qui diventa anche luogo esemplare in cui poter stabilire un confronto rivelatore tra la nostra mediocre attualità politica e un passato epico, militante; vicenda più che individuale, capace di evidenziare le contraddizioni e le ambiguità originarie che hanno lungamente condizionato la nostra Repubblica. La storia è quella, poco nota al grande pubblico, di Maria Pasquinelli, classe 1913, partigiana irredentista, figura femminile tanto irregolare quanto paradigmatica. L'intento di Zecchi non è solo quello di mettere in rilievo il ruolo delle donne nella costruzione del nostro Paese, ma anche di chiarirne la peculiarità, che passa, anzitutto, attraverso il rifiuto del protagonismo e del personalismo tipicamente maschili. Quel sacrificio dell'Io che così spesso ha escluso le donne dai libri di storia viene perfettamente incarnato dalla Pasquinelli, la quale arriva perfino a travestirsi da uomo pur di combattere la guerra in prima linea. L'idealismo femminile vive nel ruolo sociale concreto che ognuna presiede: così Maria concepisce la propria lotta per conservare Pola all'Italia come missione da attuarsi anche tra i banchi delle scuole elementari in cui insegna, anche attraverso la raccolta di una copiosissima documentazione circa gli eccidi commessi in Istria dalle truppe titine.
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