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Editore: Bollati Boringhieri
Anno: 1999
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 189 Pagine
Isbn 13: 9788833911953
Trama
I peul sono davvero un'etnia riconoscibile grazie a tratti comuni inconfondibili? I bambara del Mali, sono davvero bambara? E le società segmentarie dell'Africa occidentale sono davvero strutture contrapposte e alternative agli Stati? E ancora, il paganesimo africano è antagonista rispetto all'Islam? Questi i dubbi insinuati dall'autore sulla base delle sue riflessioni dopo anni trascorsi a fare ricerca sul terreno. Muovendo dalle proprie esperienze personali, Amselle critica la "ragione antropologica", non complice ma figlia di un'ideologia coloniale che tendeva a separare i soggetti dal loro contesto e a classificare, distribuendo così, grazie al rapporto di forza favorevole, attributi e definizioni destinati inevitabilmente a diventare categorie politiche. In questo libro Amselle mette in luce come l'invenzione delle etnie sia spesso il risultato dell'opera congiunta di amministratori coloniali e di etnologi di professione, nonché di quanti riuniscono le due qualifiche. Emerge da questa prospettiva la tesi che il panorama etnico africano non è il prodotto di nuclei originari distinti, ma quello dell'azione classificatoria esercitata su un "continuum" socioculturale, privo di divisioni nette.
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