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Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (0)

Mark Haddon

Genere: Adolescenti, Animali, Avventura

Editore: La Biblioteca dell'Espresso

Anno: 2010

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 252 Pagine

Trama

Quando scopre il cadavere di Wellington, il cane della vicina, il giovane Christopher Boone capisce di trovarsi davanti a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. E incomincia a scrivere un libro, mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista. Un punto di vista un po' speciale, perché Christopher soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo, e ha un rapporto molto problematico con il mondo. Indagando sull'assassinio del cane, Christopher inizia a far luce su un mistero ben più importante che lo riguarda da vicino. Come è morta sua madre? Perché suo padre non vuole che lui faccia domande ai vicini di casa? Per rispondere, Christopher dovrà intraprendere un viaggio iniziatico in luoghi e situazioni per lui difficilmente tollerabili, approdando a una sorta di età adulta, orgoglioso di sapersi muovere nel mondo caotico e rumoroso degli altri.

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Le recensioni degli AccioBookers

nunzia.galvagno

Recensito il 02/09/2021

Inizialmente non mi ispirava granchè, invece è un libro molto bello ed è riuscito a tenermi incollata alle pagine. Lo consiglio!

Utente eliminato

Recensito il 05/12/2021

Bellissimo libro,ma è giunto il tempo di darlo a qualcuno che lo meriti di più (:

Vivi99

Recensito il 10/12/2021

Una bella storia, letta grazie ai consigli di un insegnante

Stefi

Recensito il 21/08/2023

Bellissima ed interessante immersione in una vicenda alquanto fuori dall'ordinario, vista con gli occhi di un ragazzino autistico. Devo dire che regala momenti notevolmente interessanti.

OgniRicciounLibro

Recensito il 28/04/2024

È stata una piacevole lettura, sono riuscita ad empatizzare subito con Christopher. Ci si immedesima nelle sue paure. Io pensavo che il libro consistesse in una sorta di indagine sua per scoprire chi avesse uccise Wellington invece non è così.

Conosciamo le sue giornate, le sue routine, le sue fissazioni, le sue avventure.

Il viaggio che ha affrontato tutto da solo da Swindon a Londra è stato angoscioso per me quanti lo è stato per lui. Ad ogni persona che incontrava speravo sempre che qualcuno capisse che avesse bisogno di aiuto ma a modo suo. Ma sono stata orgogliosa di lui quando è arrivato sano e salvo e tutto da solo a casa della madre.