Tempo di lettura stimato:
4h 24m
Editore: Keller
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 132 Pagine
Isbn 13: 9788889767191
Trama
La giovane protagonista di questo romanzo non è una donna qualunque, lo si capisce subito. La sua casa è popolata da lingue e profumi di tutto il mondo e da riti antichi come quello del lavare il grano nove volte prima di cucinarlo per fare il dolce dei morti. Con la madre, il fratello e la zia vivono in Svizzera ma il piccolo stato europeo è solo il punto di arrivo di una vita da girovaghi e circensi. Proprio la perdita dell'amata zia diventa occasione per ripercorrere alcuni momenti della loro vita insieme. Alla sofferta e dura verità della morte ben presto si sostituisce un delicato gioco di illuminazioni poetiche che ci conduce in tutto il mondo, lungo una vita da circensi ed emigranti. La giovane protagonista è nata a Bucarest, battezzata a Cracovia, operata d'appendicite in Cecoslovacchia e di tonsille a Madrid. Un caleidoscopio di situazioni e colori che però non riescono ad attenuare il dolore di non sentirsi mai a casa e di non avere una "lingua madre". La Veteranyi scrive infatti in tedesco, lingua che impara in Svizzera quando vi giunge con la famiglia a quindici anni, ancora analfabeta.
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Gogol_Lau
Recensito il 10/12/2023
Dopo “perché il bambino cuoce nella polenta” il secondo poetico libro di questa autrice rumena suicidatasi a soli 40 anni. La fuga dal regime comunista, la malattia della zia in un paese straniero, parole che parlano per immagini, uno scaffale di respiri come libri da leggere, non di facile comprensione ma prosa unica.