Tempo di lettura stimato:
3h 12m
Editore: Quodlibet
Anno: 2004
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 96 Pagine
Isbn 13: 9788886570060
Trama
“L’essere abbandonato ha già cominciato a costituire, senza che noi lo sappiamo, senza che possiamo veramente saperlo, una condizione ineludibile per il nostro pensiero, e forse persino la sua condizione unica. Ormai l’ontologia che ci rivendica a sé è un’ontologia in cui l’abbandono resta l’unico predicato dell’essere, o ancora – e nel senso scolastico del termine – il trascendentale.” L’abbandono è il tema conduttore che percorre i tre saggi di Nancy, raccolti insieme qui per la prima volta col consenso dell’autore: “L’essere abbandonato”, “Identità e tremore”, “La decisione di esistenza”. L’epoca in cui stiamo vivendo è il tempo dell’abbandono assoluto, in cui, al di là del postmoderno e di qualsiasi nichilismo, emerge un essere senza identità, un essere spogliato da tutte le sue proprietà e ridotto al nucleo incandescente della sua pura esistenza. L’identità non è, qui, che un tremore, appena un fremito; è quel momento che, nella formazione del soggetto, è dato dal “risveglio dell’anima”: né sonno, né veglia, ma lo stato di peculiare “affezione” e “passività” di cui si ha l’esperienza più diretta nell’ipnosi o nel “rapporto magico” tra la madre e il bambino ancora nel ventre materno. In tal modo viene alla luce l’idea di un’esistenza assolutamente finita, una singolarità monadica appunto, la cui natura è originariamente femminile.
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