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Genere: Scienza,
Editore: Adelphi
Anno: 1995
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 404 Pagine
Isbn 10: 8845911810
Isbn 13: 9788845911811
Trama
Risale a Cartesio quella separazione drastica fra emozione e intelletto che per secoli è stata un criterio ispiratore della ricerca, nonché un principio speculativo da non violare. Ma la realtà si sta rivelando diversa. In particolare, le affascinanti indagini sul cervello attualmente in corso muovono in tutt’altra direzione. Damasio è stato forse il primo a porre sotto attento esame le infauste conseguenze della separazione di Cartesio, e oggi è possibile circoscrivere quell’errore sulla base non soltanto di argomentazioni speculative, ma anche dell’analisi di casi clinici – che Damasio presenta con vivacità narrativa comparabile a quella di Sacks – e della valutazione di fatti neurologici sperimentali. Tutte le linee sembrano convergere verso uno stesso risultato: l’essenzialità del valore cognitivo del sentimento. Forzando l’espressione linguistica corrente, Damasio usa «sentimento» per denotare qualcosa di concettualmente nuovo, e introduce una distinzione importante e finora non rilevata fra il sentire di base e il sentire delle emozioni: distinzione che qui è fondata su osservazioni di architettura anatomico-funzionale del sistema nervoso centrale e non su motivazioni di solo funzionalismo psicologico (come per esempio in Johnson-Laird). Si compie così un grande passo in avanti verso il chiarimento neurobiologico della funzionalità emotiva e dei suoi strettissimi intrecci con l’agire razionale. Proprio qui si addensano le principali novità, che fanno di questo libro una delle letture più appassionanti in un campo – quello del rapporto tra cervello e coscienza – dove ancora moltissimo è da scoprire.
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