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Genere: Natura,
Editore: DeriveApprodi
Anno: 2019
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 171 Pagine
Isbn 10: 886548280X
Isbn 13: 9788865482803
Trama
«La natura non è un luogo fisico in cui recarsi, non è un tesoro da custodire o conservare in banca, non è un'essenza da proteggere. La natura non è un testo da decifrarsi in base ai codici della matematica o della biomedicina. Non è l'alterità che offre origine, materie prime e servizi. Né madre né curatrice, né schiava né matrice, la natura non è risorsa o mezzo per la riproduzione dell'uomo. La natura è, strettamente, un luogo comune».
Così esordisce Donna Haraway, tra le principali esponenti del pensiero ecologico e femminista contemporaneo, in questo testo illuminante sulla nostra condizione di umani, specie devastatrice che ancora non ha imparato a convivere con il resto del vivete senza danneggiarlo. Perché ciò che sembriamo dare per scontato – l'idea o l'esistenza di una natura – in realtà non lo è affatto. La natura è in tutto e per tutto un artificio umano: l'idea attraverso la quale gli umani pensano loro stessi e l'insieme delle relazioni con ciò che esiste. Passare per una critica di questo artificio significa immaginare che altri artifici sono possibili, a partire dai quali entità biologiche e tecnologiche in continua trasformazione troveranno uno spazio di coesistenza su questo pianeta.
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