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Genere: Personaggi,
Editore: Liberamente
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 110 Pagine
Isbn 13: 9788863111521
Trama
Cos'è la bellezza? Come si decide se un uomo, una donna, un quadro... sono "oggettivamente" belli? Chi ha posto e perché i canoni di un tale riconoscimento? Fin dall'antichità, pensatori e filosofi hanno cercato di rispondere a domande come queste riuscendo, però, solamente a dare delle risposte parziali o, comunque, legate ad una corrente di pensiero o al periodo storico in cui vivevano (per Platone ed Aristotele, per esempio, il "bello" equivaleva al "vero", mentre più tardi, nell'età moderna, si tendeva ad analizzare ciò che era visto come la "forma occidentale della bellezza", ovvero le opere d'arte). Persino la Grammatica non ci aiuta a svelare l'arcano, indicando la parola "bellezza" come una parola astratta e, quindi, per definizione, "non oggettiva". Le parole astratte, infatti, indicano qualcosa che non possiamo né vedere né toccare; filosoficamente parlando sono delle categorie assolute perché inconoscibili attraverso i sensi. Qualcosa che, però, riusciamo a distinguere e a selezionare in base alle emozioni positive che la vista di tale cosa o persona ci suscita. La nostra società, nel corso degli anni, ha sviluppato dei canoni di riferimento comuni ai quali il nostro cervello (consciamente o inconsciamente) reagisce di fronte alla bellezza. Ogni epoca, di fatto, risponde a parametri diversi in fatto di bellezza ma lo scopo di tali parametri è pressoché identico: permetterne il riconoscimento e la condivisione dal maggior numero di persone possibile.
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