Tempo di lettura stimato:
7h 28m
Editore: Neri Pozza
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 224 Pagine
Isbn 13: 9788854520646
Trama
Questo romanzo narra di Anna Maria Ciccone detta Marianna, una donna e una scienziata che visse in un’epoca ostile, un tempo di pregiudizi e barbarie. Nata a Noto nel 1891, partì dalla sua Sicilia e arrivò a Pisa poco prima che scoppiasse la Grande Guerra per studiare fisica, unica donna del suo corso. Insegnò alla Normale e seguì per un’intera vita le traiettorie e le intermittenze della luce, perché la spettrometria era l’oggetto dei suoi studi. Studi che ebbero una vasta risonanza persino nel campo della nascente meccanica quantistica molecolare. Oggi diremmo che si impose in un mondo maschile. Ed è certamente vero. Oggi parleremmo della sua passione, della sua forza e del suo coraggio nel riuscire a salvare, nel 1944, i testi ebraici della biblioteca dell’università di Pisa dai nazisti che volevano distruggerli. La sua figura non è riconducibile, tuttavia, soltanto alle ricerche pionieristiche o alle sue azioni impavide. Con uno sguardo che attraversa il tempo, Simona Lo Iacono ritrae la vita di una donna capace di affermare in ogni ambito dell’esistenza la forza della sua fragilità. Ne esce un romanzo che ci costringe a convivere con una nostalgia tenace, il racconto di una geniale fisica e matematica che seppe mostrarsi al mondo con la compostezza e il pudore di chi, nel buio dell’universo, cerca di guadagnare sempre, con fede ostinata, un piccolo bagliore di conoscenza. Perché, parafrasando Goethe, è proprio quando le ombre sono più nere che riusciamo a scoprire il potere della luce.
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