Tempo di lettura stimato:
3h 10m
Genere: Letteratura, Biografie, Commedia
Editore: Adelphi
Anno: 2007
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 95 Pagine
Isbn 10: 884592209X
Trama
A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino.
Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga.
Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena, uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.
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Le recensioni degli AccioBookers
Barca
Sua Maestá è distratta, sempre in ritardo, presta meno attenzione al suo impeccabile vestiario, dice spesso di non sentirsi bene. Che sia un principio di Alzheimer? No, la Regina ha una nuova passione: la lettura. Tutto è iniziato per caso e non riesce a farne a meno: un libro tira l'altro e il tempo a disposizione è sempre troppo poco. Sua Maestá si addolcisce, diventa più "umana" grazie alla lettura. Ma ad un certo punto capisce che leggere non le basta più.. Libro divertente, e troppo breve che spiega ciò che succede agli amanti della lettura. La scrittura di Alan Bennett è fluida, colta, capace di farti vivere la scena e in questo caso di farti sbellicare dalle risate su certi passaggi. 4/2018
dianagrnlp
Libro leggero e divertente. Scoprí tuttavia che, quando scriveva qualcosa, anche se era solo un appunto, era felice come lo era stata leggendo. Ancora una volta si rese conto che leggere non le bastava piú. Un lettore non è molto diverso da uno spettatore, mentre scrivere per lei era agire, e agire era il suo dovere."
Utente eliminato
Un libro davvero simpatico! Che idea immaginare la regina Elisabetta come una lettrice accanita, tanto da dimenticarsi dei suoi doveri da capo di stato! Ottima lettura.