Tempo di lettura stimato:
12h 32m
Genere: Formazione, Letteratura
Editore: Neri Pozza
Anno: 2010
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 376 Pagine
Isbn 13: 9788854503380
Trama
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: "Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
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Le recensioni degli AccioBookers
dianagrnlp
Veramente un bellissimo romanzo sull'amicizia, l'amore e l'adultitá. Una trama coinvolgente. (Dopo ognuna di quelle conversazioni in cui ti sembravo ispido, andavo a tirare fuori il tuo calzettone dall'armadio.Sono uscito con una tipa solo perché aveva il tuo stesso nome. Ogni volta che mi sedevi accanto, quando ci vedevamo con gli amici, sentivo che le mie interiora volevano uscire dal corpo, venire da te; ci sono intere zone della città che evito perché mi ricordano te, e ci sono cose che avrei voluto dire ma non rispondono in me, e basta. Continua ad accarrezzare.Me.Sul petto. Sai quanto ami questo. Tè.Non è successo niente in questi tre anni. Tranne te.Mi alzavo di mattina, incontravo gente, comperavo la frutta per il sabato, del tahini e delle camicie nuove e non sentivo niente oltre alla nostalgia per te. L'unica ragione che ti ha portato a pensare che sono più ispido e piú solido dopo le nostre conversazioni è che si sono svolte al telefono. Il fatto che tu fossi lontana e impegnata mi permetteva di mantenere la distanza e il controllo e dei limiti, ma adesso che mi tocchi così, basta, continua, continua, si è acceso l'incendio, solo così ti posso amare, solo così, forse con un'altra donna potrei altrimenti, ma con te sarà sempre incondizionato, con te è sempre una fusione,....)