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La selva degli impiccati (4)

Marcello Simoni

Editore: Einaudi

Anno: 2020

Lingua: Italiano

Rilegatura: Non inserito

Pagine: 400 Pagine

Isbn 13: 9788806243593

Trama

Dai bassifondi di Parigi alle foreste della Borgogna. L'autunno del Medioevo si stringe intorno alla figura di uno dei più celebri ribelli della storia, il poeta maledetto François Villon. Anno Domini 1463, Parigi. Rinchiuso in un pozzo dello Châtelet, François Villon si vede ormai appeso alla corda del patibolo quando gli viene proposto un accordo: in cambio della vita dovrà stanare dal suo nascondiglio Nicolas Dambourg, il capo dei Coquillards, una banda di fuorilegge ritenuta ormai sciolta e di cui il poeta avrebbe fatto parte in gioventú. Ma Dambourg, per Villon, è molto più che un vecchio compagno di avventure... Seguito come un'ombra da un misterioso sicario, Villon dovrà districare una vicenda in cui si mescolano avidità, sete di potere e desiderio di vendetta. E fare i conti con l'irruenza di Joséphine Flamant, una fanciulla dai capelli di fuoco, infallibile con l'arco, divenuta brigante dopo aver assistito al linciaggio dello zio a causa di una lanterna. Una lanterna dentro la quale si credeva fosse imprigionato un demone.

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Le recensioni degli AccioBookers

Emiliano1!

Recensito il 29/10/2024

Un thriller storico dove le passioni degli uomini si mescolano agli intrighi e agli agguati, "La selva degli impiccati" regala una lettura ricca, stimolante, un'avventura tutta da vivere.
Marcello Simoni ha un'incredibile capacità di ricostruire ambientazioni passate con realismo e concretezza. La sua scrittura cattura l'attenzione e il fluire ritmato e veloce conduce indietro nel tempo. In questo caso specifico è la Parigi di Luigi XI quella che andiamo a vivere e respirare, coi suoi vicoli dove la povera gente lotta ogni giorno per un tozzo di pane, per portare a termine la giornata con dignità in un rifugio sicuro. I più onesti sembrano essere coloro che vivono di espedienti, mentre i bruti, i pericolosi sono vestiti di sete o si fregiano di servire una giustizia che piega le leggi a miglior servizio dei potenti.