Tempo di lettura stimato:
5h 36m
Genere: Oriente, Letteratura
Editore: Edizioni E/O
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 168 Pagine
Isbn 10: 8833570029
Isbn 13: 9788833570020
Trama
La trentaseienne Furukura Keiko è single e molto introversa. È sempre stata una ragazza strana, ragion per cui ha deciso di provare a conformarsi alle aspettative della società e della famiglia abbandonando gli studi per lavorare in un konbini, un piccolo convenience store giapponese aperto 24/7. È qui che è impiegata da diciotto anni, con un contratto part-time. I suoi genitori e le poche amiche d'infanzia sono preoccupati per lei e sperano che presto o tardi possa sistemarsi e mettere su famiglia. Keiko, però, sembra incapace di adeguarsi alla norma, si è sempre comportata "in modo diverso", per usare un eufemismo. Ed è con questo spirito anticonformista che paradossalmente affronta ogni cosa nell'universo circoscritto del konbini, al quale si consacra nella maniera più assoluta. Il suo posto nel mondo lo ha trovato proprio qui, dove tutto accade come se fosse scritto in un manuale ed è sufficiente attenersi alle regole per essere efficiente, la migliore commessa possibile. Finché non incontra Shiraha, un nuovo e strambo collega trentacinquenne in cerca di moglie, il quale è convinto che il mondo si sia fermato all'epoca preistorica... Per Keiko potrebbe trattarsi dell'occasione per lasciare il suo amato konbini e creare finalmente una famiglia, soddisfacendo le aspettative dei suoi cari? O il mondo del konbini, con le sue precisissime regole e il suo singolare valore simbolico, avrà la meglio?
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Le recensioni degli AccioBookers
_tachiyomi_
La ragazza del convenience store, dietro la scrittura scorrevole e divertente, è un libro davvero tragico e dire che l'ho amato è riduttivo. La protagonista risulta simpatica fin dal primo momento e c'è da chiedersi perché, una domanda molto inquietante. Ci si ritrova a rimettere in dubbio - perché tutti l'abbiamo fatto almeno una volta - tutti gli standard di normalità e felicità a cui siamo abituati: perché dobbiamo trovare un lavoro importante e stabile, costruire una famiglia e tramandare il tutto ai nostri figli, è veramente impensabile trovare la felicità in altro modo? È un libro attualissimo, che racconta di un'alternativa, il non rinunciare alla propria natura e al proprio benessere per conformarsi con il benessere degli altri. Sotto molti aspetti incomprensibile, mentre sorridi ti colpisce, perché fra il "Ma lasciatela in pace!" che ti sorge spontaneo leggendo commenti e giudizi dei vari amici e parenti che ruotano intorno a Keiko, affiora anche la paura di chiederti se anche tu, in fondo, non sia una di quelle persone, pronte a giudicare la vita del prossimo e a ostentare quelle tue scelte che sono socialmente esemplari.
Stefi
Recensito il 25/02/2023
"Gli altri non si fanno scrupoli e perdono ogni freno davanti a tutto ciò che esce fuori dall'ordinario, pretendono delle spiegazioni e sono convinti di avere il diritto di sapere tutto. Lo trovo assurdo, di un'arroganza esasperante." Siamo sicuri che ciò che ci appare come mediocrità non sia solo voglia di tranquillità? Quand'è che abbiamo il diritto di giudicare la vita di qualcun altro solo perché è diversa dalla nostra? O perché non segue le tappe che le convenzioni della società impongono? Furukura, una donna di 36 anni, lavora in un konbini che è un tipo di negozio molto comune in Giappone, aperto 24 ore su 24 tutto i giorni dell'anno. Quando lavora sente di essere una persona normale, è brava e intuitiva, rispettosa ed attenta. In Giappone le convenzioni e le regole sono fondamentali per l'immagine che le persone danno di loro stesse, perciò un lavoro precario e ad ore in un konbini non è giudicato normale per una donna che ha passato la trentina. Alla protagonista vengono rotte sistematicamente le balle (scusate il francese improvviso) per la vita che conduce, senza figli, senza marito né prospettive di carriera. La vita impone certi traguardi, ma quanto è giusto doverli avere e raggiungere per forza questi traguardi? O invadere la privacy di chi non li vuole questi obiettivi nella propria vita, vissuta comunque con educazione senza danneggiare gli altri? Quante riflessioni e quante domande per cui non c'è una sola risposta giusta. Bel libro.