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Genere: Cani,
Editore: Rizzoli
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 349 Pagine
Isbn 13: 9788817053365
Trama
Il cane è un animale superiore. Lo adottiamo perché diventi un amico, non uno schiavo. E invece ci aspettiamo che siano affettuosi come bambini e autonomi quanto gli adulti, che siano di compagnia quando ne abbiamo bisogno e invisibili per il resto del tempo, che siano sani ed efficienti anche se li abbiamo selezionati solo per essere belli. Il risultato? Incomprensione e involontarie crudeltà, più spesso di quanto pensiamo. Per esempio, sembra che ci capiscano al punto di prevedere ciò che stiamo per fare, perché sono molto sensibili al linguaggio del corpo; ma sbagliamo nell'attribuire loro pensiero strategico perché sono intrappolati nel presente, incapaci di concepire cause e conseguenze delle loro azioni. Vivono nella nostra stessa casa ma la percepiscono in modo diverso: noi con gli occhi, loro con il naso; è improbabile che si lamentino del colore che abbiamo scelto per le pareti del salotto, ma l'odore della vernice o dei nostri detersivi probabilmente offende il loro olfatto. Ed è inutile sgridarli e colpirli: ci sono precise ragioni evolutive e sociali per cui rispondono molto meglio alle ricompense che alle punizioni. In questo libro, risultato di vent'anni passati a studiare il loro comportamento, John Bradshaw sovverte buona parte dei luoghi comuni sui cani e su come si debba interagire con loro. Tranne uno: sono davvero i nostri migliori amici, e si ritengono parte della nostra famiglia.
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