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Editore: L'Orma
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 792 Pagine
Isbn 13: 9788898038442
Trama
Come qualcun altro nei secoli che lo hanno preceduto, ma quanto nessun altro nel suo, Emilio Villa ha scritto per un altro secolo. Ora, giusto a cent'anni dalla sua nascita, finalmente è venuto il suo tempo. Villa: il clandestino del Novecento italiano (come lo ha definito Aldo Tagliaferri, suo storico sodale e interprete); il dinamitardo di ogni accademia e di ogni canone; il passa-muri disciplinare che ha ibridato fra loro, in un'unica folgorante avventura letteraria, avveniristica ricerca poetica (al passo con le grandi avanguardie europee), rabdomantica erudizione antichistica (traduttore critico dell'Antico Testamento e dell'Odissea), leggendario "occhio" per l'arte odierna (i cui "attributi" indagò in un libro memorabile), padronanza universale del patrimonio linguistico indoeuropeo (per decenni perseguì l'impresa d'un dizionario etimologico in solitaria). Villadrome, come lo "parabattezzò" Duchamp, è sempre rimasto ostinatamente, orgogliosamente fuori da ogni confine, da ogni partizione, da ogni identità. Ora Cecilia Bello Minciacchi, la studiosa che nell'ultimo quindicennio si è votata con tutte le sue forze a quest'opera impossibile, l'ha ricostruita in tutte le sue pieghe enigmatiche, in tutte le sue svolte anche clamorose, in tutte le sue idiosincrasie. Per la prima volta dunque il corpus poetico villiano si trova qui riunito in un unico, documentatissimo volume che raccoglie tutti i suoi testi pubblicati, in vita e dopo la sua morte. Postfazione di Aldo Tagliaferri.
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