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Genere: Cvetaeva, Marina,
Editore: Castelvecchi
Anno: 2016
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 286 Pagine
Isbn 13: 9788869446672
Trama
Alla fine dell'ottobre 1925 Marina Cvetaeva si trasferì con i figli Ariadna e Ceorgij a Parigi, dove sarebbe rimasta, con qualche breve interruzione, fino al giugno 1939, ormai isolata e ridotta in miseria. È questo uno dei periodi più fervidi della sua creazione letteraria, che Annalisa Comes, celebre traduttrice e studiosa italiana della poetessa, restituisce con cura e dedizione. A questo esilio appartengono la corrispondenza con Rilke e Pasternak; il saggio Un poeta a proposito della critica: il dramma Fedra; le prose (Natal'ja Concarova. Il poeta e il tempo e altri); ma anche traduzioni, riscritture (Il ragazzo) e opere originali in francese (Lettera all'Amazzone). I luoghi dove Marina ha vissuto continuano a parlare di lei: nella Francia di oggi, fra targhe e rappresentazioni teatrali, la sua memoria sembra più viva che mai.
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