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7h 56m
Genere: Letteratura, Religione, Spiritualità
Editore: Guanda
Anno: 2016
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 238 Pagine
Isbn 13: 9788823515338
Trama
La devozione verso tutti i figli, al di là dei legami di sangue: è il senso dell'elefante, codice inscritto in uno dei mammiferi più controversi, e amuleto di una storia che comincia in un condominio di Milano. Pietro è il nuovo portinaio, ha lasciato all'improvviso la sua Rimini per affrontare un destino chiuso tra le mura del palazzo su cui sta vegliando. Era prete fino a poco tempo prima, ora è custode taciturno di chiavi e appartamenti, segnato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini, un giovane medico che vive con moglie e figlia al secondo piano. Perché Pietro entra in casa di Martini quando non c'è? Perché lo segue fino a condividere con lui una verità inconfessabile? Il segreto che li unisce scava nel significato dei rapporti affettivi, veri protagonisti di un intreccio che si svela a poco a poco, arrivando all'origine di tutto: una ragazza conosciuta da Pietro quando era un sacerdote senza Dio, in una Rimini dura e poetica, a tratti felliniana. Qui inizia questa storia che accompagna i suoi personaggi nella ricerca di un antidoto alla solitudine dei nostri tempi, verso una libertà di scelta, e di sacrificio. In questo romanzo Marco Missiroli va al cuore della sua narrativa, raccontando il sottile confine tra l'amore e il tradimento, il conflitto con la fede e la dedizione verso l'altro. A partire da una semplice, terribile domanda: a che cosa siamo disposti a rinunciare per proteggere i nostri legami?
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Le recensioni degli AccioBookers
dianagrnlp
Io raggiungo il mio Daniele. Lei cerchi il suo amore, le ho spiegato dove trovarla. Parli a Celeste, le racconti di Luca. Vostro figlio. Sapevo. Ma come le ho detto, l 'oblio mi separa dai pettegoli.... Ancora una cosa: grazie. Se ho trovato la forza di diventare un lampadario di gran classe lo devo al suo mare. Per anni sono stato un uomo solo, meno quando ho conosciuto lei. La riconoscenza non è di questo mondo, dell'altro sì. E io mi sento già là. Mazel tov, amico mio. L 'aspetterò."