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Il racconto dell'ancella (11)

Margaret Atwood

Genere: Distopia,

Editore: Mondolibri

Anno: 2017

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 400 Pagine

Trama

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Le poche donne in grado di avere figli, le "ancelle", sono costrette alla procreazione coatta, mentre le altre sono ridotte in schiavitù. Della donna che non ha più nome e ora si chiama Difred, cioè "di Fred", il suo padrone, sappiamo che vive nella Repubblica di Galaad, e che può allontanarsi dalla casa del padrone solo una volta al mese, per andare al mercato. Difred tenta in tutti i modi di non lasciarsi stritolare dalla pazzia che la circonda rifiutando ogni coinvolgimento emotivo e cercando di dimenticare il suo passato e la società precedente. Apparentemente rassegnata al suo destino, prega di restare incinta, unica speranza di salvezza, ma non ha del tutto perso il ricordo delle emozioni di prima...

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Le recensioni degli AccioBookers

clody

Un libro, ma soprattutto una trama dalle grandi potenzialità non sfruttate a pieno dall'autrice. Bellissimo il telefilm tratto dal libro!

libridimarmo

Non penso esista un modo creativo per parlare di un libro che è stato costantemente lodato, generazione dopo generazione. “Il Racconto dell'Ancella” è un libro disturbante. Partiamo considerando quando è stato scritto: la seconda ondata femminista era ancora in corso, i primi diritti concessi e le cose sembrava che si stessero smuovendo. Perché la Atwood ha scritto, proprio in un clima simile, questa potentissima distopia? Galaad, il mondo da lei immaginato, è uno stato totalitario in cui le donne sono trattate come puri uteri su gambe: in un mondo lacerato da disastri nucleari, il tasso di natalità è sceso a limiti inimmaginabili. Ciò porta gli Uomini che contano, i Comandanti, a creare una nuova società fondata sulla possibilità di rimanere incinta. Le poche donne fertili rimaste, le Ancelle, sono di proprietà dello Stato e qualsiasi ribellione è punita con la morte o l'esilio nelle Colonie (campi di lavoro e di concentramento). Noi entriamo nella testa di Offred, Ancella narratrice. Le sue parole sono potenti, ma non eroiche né particolarmente coraggiose. La nostra protagonista, infatti, per quanto intelligente e arguta, non sarà un'eroina, mai. Lei è una donna che ricorda perfettamente la vita di “prima”, ma è costretta ad adattarsi alle nuove regole. Sarà facilissimo stare dalla sua parte, comprenderla e indignarci con lei, di fronte ad un mondo che ha perso tutto ciò che aveva di umano. Nolite te bastardes carborundorum. La Atwood delinea una critica forte, spietata, nei confronti del mondo che conosce: i politici, la religione, le donne stesse. “Non date per scontato ciò che avete. Lottate ogni giorno, rendetevi conto di ciò che hanno ottenuto per voi”, sembra scrivere su ogni pagina. Come non darle ascolto proprio di questi tempi, in cui una disattenzione può portare ad enormi passi indietro? Consigliato a tutti: ai lettori, per rendersi meglio conto di ciò che magari non hanno mai notato. lettrici, per tenersi sempre, almeno un po’, sull'attenti.

clody

Uno dei pochi casi in cui il prodotto televisivo supera di gran lunga il libro... l'autrice ha sviluppato un'idea, gli sceneggiatori della serie tv un capolavoro!

AccioBooks

Recensito il 16/09/2021

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