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Il nichilismo e le forme. Ernst Jünger a confronto con Nietzsche, Heidegger, Benjamin, Schmitt (0)

Pierandrea Amato

Genere: Nichilismo,

Editore: Mimesis

Anno: 2015

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 150 Pagine

Isbn 13: 9788857527147

Trama

1914-2014. Un secolo è trascorso dall'esplosione della prima guerra mondiale: il primo massacro di massa del XX secolo. La carneficina in cui il nulla instaura il tempo del proprio dominio: il suo è un potere spettrale e potente come tutte le forme di potere che materialmente non si possono vedere. È un potere invisibile ma concreto, in grado di penetrare i corpi e gli oggetti; di solcare i volti; di uccidere, di affievolire la solidità di qualsiasi gesto. Non si tratta allora, con il primo conflitto mondiale, di prendere atto esclusivamente del tramonto di un assetto geo-politico imponente, ma di una circostanza, se possibile, ancora più grande e sinistra: la cultura europea, presa nel suo complesso, scopre di essere capace di scatenare l'orrore assoluto e tuttavia di riuscire ad abitare questa condizione apocalittica. Forse nessuno come Ernst Jünger (1895-1998) è riuscito a cogliere la filigrana dell'evento in grado di consegnare al Novecento la sua terribile e inaudita fisionomia, mostrando sia la sua potenza distruttiva sia la catastrofe delle trincee come un evento quotidiano. Sino al punto che tra le mani di Jünger la Grande guerra non rappresenta soltanto un evento storico ma ritrae una vera e propria categoria filosofica. La battaglia dei materiali, la desertificazione dello spazio, impongono una nuovo codice esistenziale, politico, culturale in generale che, dissolvendo qualsiasi ambizione illuministica, cambieranno per sempre la fisionomia dei nostri stili di vita.

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