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Il figlio prediletto (0)

Angela Nanetti

Genere: Letteratura,

Editore: BEAT

Anno: 2020

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 232 Pagine

Isbn 13: 9788865596920

Trama

È una sera di giugno del 1970 in un piccolo paese della Calabria, Nunzio e Antonio hanno vent'anni e si amano, in segreto, da due mesi. Il loro amore si consuma dentro la vecchia Fiat del padre di Antonio, parcheggiata in uno spiazzo abbandonato. Ma, proprio quella notte d'estate, tre uomini incappucciati e armati trascinano Antonio fuori dall'auto, colpendolo fino a quando il giovane non giace a faccia in giù e a braccia aperte, come un Cristo in croce. Tre giorni dopo Nunzio Lo Cascio sparisce dal paese, messo su un treno che da Reggio Calabria lo conduce lontano, a Londra. Il mondo, all'improvviso, gli ha mostrato il volto più feroce, quello di un padre e due fratelli che «gli hanno spezzato le ossa a una a una» per punirlo del suo "peccato". Nulla sembra avere più senso per il ragazzo: la fiducia negli uomini, la speranza di un futuro, la sua stessa identità. Di lui rimane soltanto la foto del campionato del '69, appesa nella pescheria dei genitori, che lo ritrae con tutta la squadra sul campo dopo la vittoria, promessa mancata del calcio. A interrogarsi sulla vita di Nunzio è anni dopo sua nipote Annina, che sente di avere con quello zio mai conosciuto, di cui nessuno in famiglia parla volentieri, inspiegabili affinità. Anche Annina, sebbene in modo diverso, si trova a combattere con un padre violento e prevaricatore e con la stessa realtà chiusa del paese, in cui una ragazza non ha altre possibilità che essere una «femmina obbediente». E, come Nunzio, scoprirà la dolorosa necessità di riprendersi il mondo, ribellarsi ai pregiudizi e lottare per la propria libertà.

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Le recensioni degli AccioBookers

La biblioteca di Marghe

Recensito il 12/05/2023

È il 1970, Nunzio Lo Cascio ha 18 anni, vive in un piccolo paese della Calabria nell’Aspromonte, gioca a calcio ed è anche piuttosto bravo, è membro di una famiglia conosciuta da tutti, importante, e vive la sua vita come un qualsiasi adolescente. Un giorno, proprio sul campo da calcio, incontra Antonio e la sua vita cambia: i due ragazzi si amano di un amore incondizionato, e lo fanno di nascosto, dentro la vecchia Fiat del padre di Antonio, perché in quegli anni una cosa del genere non era tollerata. È così che Antonio trova la morte in una sera d’amore come tante, nella quale tre individui incappucciati, che Nunzio scoprirà con orrore essere il padre e i due fratelli, li trascinano sull’asfalto e li picchiano a sangue. Nunzio lascerà il paese pochi giorni dopo perché verrà spedito a Londra dal padre, per coprire per sempre il suo “peccato”, come scusa giocare nella squadra del Dover, e non farà più ritorno in Calabria. Anni dopo, al suo funerale, la nipote Annina inizierà a farsi domande su di lui: chi era davvero suo zio? Perché si è trasferito così lontano da casa e perché ciò che le è stato raccontato a malavoglia su di lui la lascia perplessa? Nella ricerca di sè stessa e di risposte alle sue domande scoprirà di avere a che fare con un padre violento e dittatore e scapperà fino a Londra rivivendo sulla sua pelle i passi che lo zio Nunzio aveva percorso prima di lei, in un viaggio di ribellione, di presa di coscienza ma anche e soprattutto di ricerca della libertà tanto agognata.

Un romanzo crudo che racconta i disagi, i pregiudizi e il patriarcato che infestava i paesi del sud Italia negli anni 70. Una storia di ‘ndrangheta, violenze, comunismo, emancipazione femminile che ha sullo sfondo due paesi così distanti intellettualmente come l’Italia e l’Inghilterra. Dó tre stelle perché mi ha suscitato un po’ di inquietudine ma nel complesso è un romanzo ben scritto.

Stefi

Recensito il 24/08/2023

Bellissimo questo romanzo che contrappone la storia a distanza di anni di Nunzio e Annina, rispettivamente zio e nipote affini per sensibilità e purezza di cuore. Una notte d'estate Nunzio perde tutto, l'amore della sua vita, la fiducia nella sua famiglia e la sua terra natìa, perciò si ritrova a doversi reinventare in un luogo lontano. Ma i fantasmi del suo passato non si cancellano così facilmente, soltanto prendendo un aereo e usando i chilometri di distanza come scudo. Durante la lettura quando Nunzio pensa o quando raramente parla, i brividi mi percorrevano la schiena, perché la Nanetti ritrae un personaggio molto autentico. La scrittura è molto potente e pregna di significati, immagini, passione. Indimenticabile.