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Genere: Diritto del lavoro,
Editore: Il Mulino
Anno: 2020
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 300 Pagine
Isbn 13: 9788815286888
Trama
Il volume raccoglie gli scritti di giuslavoristi italiani da tempo impegnati nella riflessione sui processi di cambiamento del diritto del lavoro. Il filo conduttore dei vari saggi è l'intreccio tra i mutamenti della regolamentazione giuridica lavoristica e della formazione sociale ed economica che prende il nome di capitalismo, in massima parte riferibili alla globalizzazione – e alla sua attuale crisi – e alla rivoluzione tecnologica in atto. Non mancano riflessioni sul cambiamento delle strategie degli attori collettivi, in particolare del sindacato, riconducibili all'esigenza di confrontarsi con fattori culturali emergenti e rapidamente diffusi: ideologie e prassi neoutilitariste e neoindividualiste che si generano nell'economia uberizzata, e che riguardano il mondo del lavoro in generale e non soltanto quello delle imprese. Sono infine presenti riflessioni a più ampio spettro, che si confrontano con i tradizionali valori costituzionali di riferimento del giuslavorismo italiano, ma non solo. Uguaglianza, solidarietà, dignità, libertà: valori posti sotto tensione dalle ideologie neoliberali e mercatiste che hanno trovato ampio spazio anche nel diritto del lavoro e nella regolazione degli ultimi vent'anni. Ciò che emerge in particolare è che i valori tradizionali rischiano di recedere senza una adeguata ridefinizione e ricollocazione anche teorico-culturale: è la questione sempre presente nel dibattito tra i giuslavoristi, anche se spesso sottotraccia, della fondazione paradigmatica della disciplina.
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