Tempo di lettura stimato:
9h 20m
Genere: Oriente, Racconti, Storia
Editore: Feltrinelli
Anno: 2007
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 280 Pagine
Isbn 10: 8807816318
Isbn 13: 9788807816314
Trama
San Francisco, 1949. Proseguendo una tradizione cominciata nel loro paese d'origine, quattro dorme cinesi appena immigrate si incontrano regolarmente per mangiare dim sum, giocare a mah-jonge condividere storie e ricordi. Unite da un passato doloroso minato da guerre e rovesciamenti di fortuna, invece di lasciarsi trascinare dalla disperazione scelgono di affrontare con coraggio e determinazione ciò che il futuro ha in serbo per loro. E quarant'anni - e quattro figlie - dopo, giunge il momento, davanti a quello stesso tavolo, di tirare le somme. Attraverso il divario tra due generazioni, due continenti e due culture, le loro storie percorrono l'Oceano Pacifico da San Francisco alla Cina dei primi decenni del Novecento, che agli occhi delle figlie è sempre apparsa più mito che realtà. Emerge così un passato inedito, intriso di echi e suggestioni orientali, ma indissolubilmente legato al presente delle figlie e al loro nuovo, diverso modo di sperare. Con fine sensibilità, Amy Tan analizza in questo romanzo corale il legame a volte doloroso, spesso tenero, sempre profondo tra madri e figlie nate da culture diverse, ma legate da un sentimento universale che valica il tempo e i confini geografici.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Le recensioni degli AccioBookers
wellreadvenus
Sono 16 bellissimi racconti con protagoniste madri e figlie, cinesi emigrate in America, le cui storie si incontrano e si intrecciano le une con le altre. I main themes sono il rapporto madre-figlia, spesso conflittuale, la lotta per la libertà (o la vita) delle donne nate nella retrograda Cina del dopoguerra, il loro tentativo di tramandare la cultura cinese a figlie troppo profondamente americane, la volontà da parte di queste ultime di crearsi una vita autonoma da madri e tradizioni troppo ingombranti e "antiquate". Solitamente detesto il senso di incompiutezza lasciato dai racconti, ma in questi non ve ne è traccia. Sono come fiabe, "romanzi condensati": brevi come una racconto, ma completi come un romanzo.