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Genere: Italia contemporanea, Italia-Politica
Editore: BUR Biblioteca Universale Rizzoli
Anno: 2018
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 350 Pagine
Isbn 13: 9788817104531
Trama
Mai come oggi la politica italiana sembra in preda a una paralisi. Da anni i partiti sono impegnati in una continua campagna elettorale, con l'unico scopo di minare la legittimità degli avversari e allo stesso tempo lasciare aperte le porte a tutte le alleanze possibili. Alleanze da stringere nel nome di un'eterna emergenza: economica, politica o sociale. Questa incapacità di educarsi all'alternanza, di comprendere che "è normale stare lungo una stagione parlamentare ai banchi del governo e nella successiva su quelli dell'opposizione", sembra ai più una degenerazione della buona politica, il frutto avvelenato degli ultimi decenni, del passaggio dalla Prima alla Seconda repubblica. Ma potrebbe non essere così. Forse esiste un male originario della politica italiana. Paolo Mieli ripercorre la vita del nostro Paese attraverso una serie di storie - le convulse vicende politiche dei primi anni del Regno; la Grande Guerra; il fascismo; politici del dopoguerra come De Gasperi, La Malfa o Nenni; vicende oscure quali il golpe del generale De Lorenzo o il dirottamento dell'Achille Lauro; cronache giudiziarie come quelle del caso Montesi o dell'assassinio del giudice Caccia - che contribuiscono a disegnare un ritratto dell'Italia e della sua politica molto spesso diverso dalla storia ufficiale. E mostrano come l'incapacità di dar vita a meccanismi che creino un'alternanza tra gli schieramenti parlamentari costituisca la nostra anomalia di fondo.
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