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2h 8m
Editore: Einaudi
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 64 Pagine
Isbn 13: 9788806263454
Trama
L’occasione per scoprire o riscoprire uno dei racconti più profondi, cangianti e «indecidibili» di Kipling. «Un ponte è ciò che Kipling voleva essere tra l’Oriente della sua giovinezza e l’Occidente dell’età adulta. Aveva ventitré anni quando lasciò l’India dov’era nato, portandosi via una vasta memoria di storie, nomi, immagini, paesaggi, fantasie, e passò il resto della sua vita a scriverne, tra l’Europa e gli Stati Uniti. Qui il racconto comincia come nella Bibbia: c’è un cantiere, all’inizio. I costruttori di ponti, l’intelligenza dell’uomo, contro un fiume sacro agli dèi. Poi, il Diluvio. Il Gange sale per via della pioggia, minaccia di distruggere l’opera, ed ecco che Kipling butta all’aria il mito biblico con splendido senso dell’umorismo indiano: l’ingegnere inglese drogato d’oppio sogna un convegno di Celesti animali, e assiste al processo che salverà o condannerà il suo destino. Il coccodrillo furibondo, la scimmia vanitosa, la perfida tigre: “Il libro della giungla” fa irruzione. L’unico testimone è il lascar Perù, vero protagonista della storia. Abilissimo tuttofare, una vita sui piroscafi della Compagnia delle Indie, poco devoto al suo guru e irrimediabilmente diviso a metà. Mezzo moderno, mezzo antico. Mezzo costruttore di ponti e mezzo adoratore degli dèi. Non sa più a cosa credere, Perù, se non forse al lavoro e all’oppio. È lui il ponte tra i due mondi, Oriente e Occidente, che, scrive Kipling in una poesia, «non si incontreranno mai»: ma possono guardarsi dalle rive del grande fiume. E il fiume – la terra – è infine ciò che resta, e che continuerà a scorrere, dopo l’uomo e anche dopo gli dèi, quando i ponti saranno un lontano ricordo e Brahma avrà smesso di sognare» (Paolo Cognetti).
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