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Occhiali neri - Il terrore che mormora - Un colpo di fucile
John Dickson Carr
Editore: Mondadori
Anno: 2007
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 550 Pagine
Trama
Il volume n°12 de “I Classici del Giallo” è dedicato a John Dickson Carr e comprende 3 opere:
Occhiali neri
Ansima, sbuffa, si percuote la fronte. Si soffia rumorosamente il naso, emette tremendi colpi di tosse; inciampa, geme, impreca anche, sia pur prendendosela con divinità pagane o comunque fuori servizio. Le sedie sulle quali appoggia il suo immenso posteriore sono tutte condannate a rapida morte per soffocamento, eppure questo omaccione dai grandi baffi da bandito e dagli occhiali a pince-nez è nientemeno che il più grande investigatore dilettante della letteratura gialla: il dottor Gideon Fell. Amante della birra e dei sigari, burbero ma pronto a sciogliersi di fronte a una ragazza in difficoltà o travolta dalle pene d’amore, Fell ha nei delitti commessi in camere chiuse dall’interno la sua grande specialità. Occhiali neri, decimo romanzo con il dottor Fell, non si sottrae alla regola del “delitto impossibile”: in questa storia, che curiosamente vede il suo incipit a Pompei, gli enigmi da risolvere sono due misteriosi avvelenamenti commessi in circostanze eccezionali. Il primo in una pasticceria, dove nessuno può aver avvelenato dei cioccolatini alla crema. Il secondo davanti a numerosi testimoni e addirittura all’obiettivo di una cinepresa che ha fedelmente registrato ogni cosa. Due delitti che sono destinati a rimanere senza spiegazione fino a quando il dottor Fell non riuscirà a dimostrare come una persona poteva trovarsi nello stesso istante in due luoghi diversi.
Il terrore che mormora
In una villa poco distante dalla cittadina di Chartres, in Francia, vive felice la famiglia Brooke: Howard, proprietario di una florida conceria, la moglie Georgina e il figlio Harry, un giovanotto affascinante e capriccioso che è l’orgoglio dei suoi genitori. La villa si trova vicino a un fiume e a poca distanza da un’antica torre circolare, l’unica parte rimasta in piedi di un castello distrutto in un incendio alla fine del Cinquecento. Al suo interno c’è solo una scala di pietra che sale a spirale fino a una terrazza cinta da un parapetto. In risposta a un’inserzione di Howard, che ha bisogno di una nuova segretaria, si presenta alla villa Fay Seton. È giovane, bella e dolce: è inevitabile che Harry s’innamori di lei. L’idillio è appena sbocciato quando nel villaggio cominciano a circolare voci malevole sul conto della ragazza. Volendo vederci chiaro, il vecchio Brooke la convoca sulla terrazza della torre per un incontro a quattr’occhi, ma lì viene ucciso con una pugnalata alla schiena. Chi ha inferto il colpo mortale? Il problema, come accerterà la polizia, è che nessuno aveva la possibilità di avvicinarsi alla torre e quindi alla vittima nei minuti cruciali della sua morte. Eppure… Solo il mastodontico e geniale dottor Gideon Fell riuscirà a risolvere uno dei delitti più inesplicabili della letteratura gialla di sempre.
Un colpo di fucile
Una stanza chiusa dall’interno + un cadavere = pane per i denti del dottor Gideon Fell. La stanza è il salotto del cottage di sir Harvey Gilman, criminologo londinese. Il cadavere è il suo, e reca i segni di un’iniezione letale. Per far tornare i conti serve un colpevole, ed ecco anche quello: con alle spalle due mariti e un amante morti avvelenati, Lesley Grant, fascinosa Signora Omicidi, ha tutte le carte in regola per candidarsi a sospettato ideale. Ma la somma degli addendi, cui si aggiunge un incongruo colpo di fucile, dà un risultato più complesso del previsto. Nel ramo del delitto, la matematica è assolutamente un’opinione. E Gideon Fell ne ha una tutta sua.
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