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Gli eredi della terra (12)

Ildefonso Falcones

Genere: Avventura,

Editore: Longanesi

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 906 Pagine

Isbn 10: 8830446696

Isbn 13: 9788830446694

Trama

Barcellona, 1387. Arnau Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona. Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le braccia del padre, un misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto Barcellona possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è amministratore del Piatto dei Poveri, un'istituzione benefica della Cattedrale del Mare che offre sostegno ai più bisognosi mediante le rendite di vigneti, palazzi, botteghe e tributi, ma anche grazie alle elemosine che lo stesso Arnau si incarica di raccogliere per le strade. Sembra però che la città pretenda da lui il sacrificio estremo. Ed è proprio dalla chiesa tanto cara ad Arnau a giungere il segnale d'allarme. Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il quartiere della Ribera: rintocchi a lutto, che annunciano la morte di re Pietro... Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c'è un ragazzino di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, è figlio di un uomo che ha perso la vita in mare, e ha trovato lavoro nei cantieri navali grazie al generoso interessamento di Arnau. Ma i suoi sogni di diventare un maestro d'ascia e costruire le splendide navi che per ora guarda soltanto dalla spiaggia si infrangono contro una realtà spietata. Tornano in città i Puig, storici nemici di Arnau: finalmente hanno l'occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto sanguinosa quanto ignobile...

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Le recensioni degli AccioBookers

Elena Magnoni

Recensito il 23/06/2021

La storia e i personaggi mi hanno letteralmente conquistato. Alcuni li odi, altri li ami e non sempre c'è giustizia, non sempre tutti vanno incontro alla fine che meritano. Il libro mi ha conquistato fin dal primo capitolo, perché purtroppo sul finale cadono tutte le certezze che uno aveva dopo aver letto La cattedrale del Mare. Da lì il ritmo della narrazione è in crescendo fino a all'ultimo capitolo della prima parte. Mi verrebbe da dire che in generale l'ultimo e il primo capitolo di ogni parte siano i più tranquilli, perché per il resto non si sa mai cosa succederà. E anche quando pensi che sia finita, ecco che accade qualcosa di nuovo che ti spinge ad andare avanti, che ti coinvolge ancora di più. Penso che il ritmo della narrazione sia in qualche modo legato alla crescita del protagonista. Insomma nel primo capitolo é un bambino che scorrazza per le strade, poi nelle parti successive diventa un ragazzo e, infine, un adulto. Ma non per questo la storia diventa meno interessante! Crescendo, entri in altre problematiche da risolvere, altre avventure e in altre disgrazie. È un libro denso, che non ti permette di respirare fino all'ultimo capitolo. La scrittura é ottima, come nella Cattedrale del mare, e non tarda a farti provare rabbia, felicità e commozione. Ho trovato anche delle differenze chiave con il primo romanzo per quanto riguarda le tematiche. Primo fra tutti il tema religioso. Nel primo romanzo, la storia é incentrata attorno alla costruzione della Cattedrale e del rapporto di Arnau con la Madonna. Nel sequel, Santa Maria del Mar acquista un ruolo più marginale, anche se rappresenterà alla fine un punto di ritorno (leggendolo capirai il perché). Viene messo più in primo piano, invece, lo scontro tra cristiani ed ebrei, costretti a vivere nei ghetti. Un'altra tematica affrontata in modo diverso é quella dell'amore e della condizione sociale delle donne nella Spagna tra fine 300 e inizio 400. Certe volete, mentre leggevo, pensavo "No, ma perché lo fai? Ribellati!" e poi mi ricordavo che il romanzo é ambientato nel 300 e mi venivano i brividi