Tempo di lettura stimato:
6h 24m
Editore: Perrone
Anno: 2012
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 192 Pagine
Isbn 13: 9788860042606
Trama
Il professore è morto. La voce all'altro capo del telefono arriva dall'unico passato che Gambart riesce a ricordare. Gli anni di "riabilitazione" passati a casa del professor Gondrenovic che lo salva dopo un'infanzia muta e chiusa. Gli anni in cui viene rieducato alla vita per induzione, e in cui conosce lei, Annet. Rincontrarla significa rivivere la sua seconda vita e cercare di ricostruire la prima, raccontandola. Tracce lasciate quasi a caso, indizi senza qualifica che si addensano e si riposizionano. Quale oscurità lega Gambart ai suoi anni più remoti? Perché la morte del professor Gondrenovic lo ributta indietro come una freccia che, per un destino inesplicabile, va a ritroso? E chi è Annet, la giovane donna che segue e ascolta i suoi strampalati racconti iniziandolo ai piaceri del corpo? E ancora, perché il padre di Gambart si rifiuta di aprire la bocca e seguire la regola gentile della fonazione? La vita si riavvolge come un nastro sempre identico, ma sconosciuto, dimenticando il calcolo della convenienza e della maturità. Una matrioska senza orpelli e mai uguale a se stessa, dove a essere custodita è una memoria che spesso non rivela i ricordi. Qual è la linea di confine tra ciò che è realmente accaduto e i frammenti che ne tratteniamo? Giuseppe Aloe torna con una storia dura, scritta in una lingua ipnotica che rimette al centro delle nostre vite l'infanzia. Gli anni di nessuno, il tempo che pensiamo di aver perduto e che invece, eternamente, ci domina.
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