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Genere: Istria-Storia, Guerra mondiale 1939-1945, Persecuzioni razziali
Editore: Aliberti
Anno: 2010
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 139 Pagine
Isbn 13: 9788874245574
Trama
Nella frazione di un secondo si è visto costretto a decidere della sua vita. Se stare fermo e finire ammazzato sotto i colpi della mitragliatrice, oppure saltare giù e morire all'istante nel baratro. Era il 14 maggio 1945 quando l'ufficiale comandante istriano Graziano Udovisi venne trascinato dai partigiani titini sull'orlo della foiba di Fianona per essere trucidato. Scampò alla morte per miracolo, liberandosi i polsi dal fil di ferro e risalendo in superficie da una cavità di circa trenta metri. Prodigiosamente riuscì a salvare un altro commilitone compagno di sventura, afferrandolo per i capelli. Furono i soldati nemici a costringerlo a marciare scalzo sul bordo di quel crepaccio: una punizione per aver tratto in salvo a Capodistria, su una motobarca, i suoi soldati ricercati dalle truppe slave. Questo libro è la testimonianza del calvario di un italiano sopravvissuto alle foibe. La sua odissea, terminata dopo due anni di prigionia con l'accusa di collaborazionismo con i tedeschi, s'intreccia con digressioni sui risvolti sociopolitici della guerra. Attraverso il ricordo, Udovisi ripercorre i giorni del carcere, le torture subite, i crimini consumati sotto i suoi occhi, la fuga. I flashback degli orrori bellici si dipanano in un lucido excursus che copre quattro anni di storia: dall'8 settembre 1943 al settembre 1947, quando Udovisi viene liberato a Civitavecchia senza neppure la carta di rilascio.
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